Tantissimi bambini a Sant’Agostino per la Giornata del Dono

Il maltempo degli scorsi giorni ha fatto slittare al primo pomeriggio di oggi la celebrazione della Giornata del Dono, inizialmente prevista per il 28 febbraio. L’appuntamento ha lo scopo di disporre i piccoli a un’apertura che vada oltre la propria famiglia, parrocchia o istituto, e di sensibilizzarli ai bisogni degli altri. L’impegno per i piccoli di rinunciare a qualcosa per offrire il corrispettivo ai fratelli più poveri è un gesto che contiene un valore pedagogico ed esprime solidarietà e amicizia

Non è facile quando ci sono di mezzo trecento bambini costruire un momento di raccogliemento, ma lo scorso lunedì l’esperimento è riuscito nella chiesa reatina di Sant’Agostino, in occasione della Giornata del Dono. Per accogliere i piccoli nella navata, la basilica ha cambiato assetto. Messi i banchi lungo le pareti e ampi tappeti a terra, gli alunni delle scuole per l’infanzia hanno trovato tanto spazio per vivere insieme ai genitori, alle insegnanti e alle religiose l’appuntamento organizzato ogni anno dal Centro missionario diocesano.

Ad ottenere la massima attenzione dei giovanissimi è stato il passo evangelico della pesca miracolosa, che non è stato letto, ma messo in scena grazie all’impegno di alcuni coetanei e alla guida di suor Elisabeth e suor Donata, coordinate dall’ufficio diocesano dedicato alle missioni, che ha contribuito alla colorata scenografia con la barca, le reti, i pesci.

Mentre un bambino interpretava Gesù e altri gli apostoli, i compagni si sono affidati alla Parola, avvicinandosi ad essa nel modo forse a loro più naturale. Ai giovanissimi dell’asilo Maraini, della paritaria delle Pie Venerini in via Pietro Boschi, degli istituti Santa Lucia, Bambin Gesù e Divino Amore di Rieti, della scuola Santa Chiara di Santa Rufina e delle parrocchie cittadine di Quattrostrade, Micioccoli, Borgo e Vazia si è poi rivolto il vescovo Domenico, accompagnandoli nel segno della croce e condividendo con loro un momento di preghiera rivolto al Bambino, ma anche invitando i protagonisti della giornata a guardare in profondità. Con parole semplici, mons Pompili ha infatti spiegato ai ragazzini che più dei doni presentati, segno di adesione missionaria e vicinanza materiale al prossimo, è prezioso il tempo dedicato agli altri.

Nel pomeriggio di festa e allegria non sono mancati canti e balli, mentre don Domenico ha salutato i bambini uno alla volta, mettendo loro al collo un pesciolino colorato. Non solo quale richiamo al brano evangelico, ma anche per ricordare la molteplicità dei continenti, delle culture, delle storie dell’uomo.