Speed check: come volevasi dimostrare

Eccoci qui a raccontare quello che poteva essere e che non è stato, ossia un bel risparmio per le casse comunali. Questa controversa storia dei cosiddetti “dissuasori” e/o speed check, era stata, dal Meetup “Grilli Parlanti di Rieti”, già affrontata e portata a conoscenza degli ignari contribuenti reatini, nell’Agosto 2013, quando chiedevamo conto al Sindaco S. Petrangeli e al Comandante della Polizia Municipale E.Aragona, quale fosse la ratio del noleggio a caro prezzo dei “bussolotti blu”. Il Comandante rispose al nostro invito con queste parole: “L’utilizzo degli “speed check”, che non sono altro che delle strutture appositamente realizzate per alloggiare un sistema di rilevamento automatico della velocità, è ormai diffusissimo in tutta Europa, stante il fatto che ne è stata dimostrata l’efficacia quale deterrente psicologico nei confronti degli automobilisti” e poi “L’investimento economico (50.000 euro annui per il noleggio di 26 colonnine a carico del Comune, ndr) che avrebbe comunque piena motivazione proprio in ragione delle finalità perseguite, nel caso di Rieti trova ulteriore giustificazione nella puntuale attivazione a rotazione degli “speed check” attraverso la messa in esercizio di un autovelox in modalità di postazione mobile, ovvero alla presenza di un operatore di polizia municipale.”

Oggi siamo costretti a tornare sull’argomento. E’ infatti di qualche giorno fa la notizia, a partire da un servizio delle Iene e poi ripresa da varie testate giornalistiche, che questi “dissuasori” vengano considerati per il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nella persona del Ministro M. Lupi, addirittura come “pericolosi”. Le parole del Ministro non lasciano spazio ad altre interpretazioni “gli speed check non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada e pertanto non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione”. Queste le parole del ministro apparse sul suo blog a cui fanno seguito anche alcune riflessioni sulla sicurezza: “I finti autovelox possono anche costituire un pericolo: la loro eventuale dislocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso, ancorché posti al di fuori della carreggiata”.

A sostegno di tale dichiarazione, ci sono stati, nel corso degli ultimi anni, proprio i pareri del Ministero, che rispondendo alle sollecitazioni di diversi comuni italiani, in ultimo al Sindaco di Torino Piero Fassino, si era già espresso in tal senso: “La loro eventuale dislocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso, ancorché posti al di fuori della carreggiata”. Il Capo di Gabinetto del Ministro Lupi, invita quindi il sindaco di Torino, in qualità di Presidente dell’Anci, a “dare ampia diffusione” alla lettera “Affinché le varie amministrazioni possano tenere conto delle considerazioni appena svolte nelle loro valutazioni che, peraltro, non dovranno prescindere da una valutazione complessiva della congruità della spesa, sia in termini specifici che sotto il profilo dei benefici conseguibili ai fini della sicurezza stradale”.

Immediate le reazioni anche da parte del Comune di Rieti, infatti l’Assessore Vincenzo Giuli, che cura i rapporti con la Polizia Municipale, ha annunciato di aver dato la disdetta alla società fornitrice dei “bussolotti blu” già dal mese di Febbraio c.a. ma che, per motivi contrattuali, essa decorrerà dal mese di maggio.

Tutto ciò non fa altro che confermare l’inopportunità dello spreco perpetrato in questi ultimi 4 anni; apprendiamo, infatti, che la cifra sborsata dal Comune alla società per il noleggio, dal 2010 al 2014, sarebbe di circa 250.000 mila euro, euro più euro meno.

A questo punto ci chiediamo, se le cospicue somme erogate negli ultimi anni, per il noleggio di questi fantomatici “bussolotti blu”, fossero state stanziate per mettere fine al crescente degrado stradale o per avere qualche agente in più sulle strade, quanto ne avrebbe giovato il cittadino reatino, sempre più disorientato di fronte agli sprechi e all’utilizzo inappropriato del proprio denaro versato nelle casse comunali?

Il Meetup “Grilli Parlanti di Rieti” per questo motivo valuterà la possibilità di presentare un esposto presso la Procura Regionale della Corte dei Conti, per accertare la eventuale sussistenza, sotto il profilo di legittimità degli  atti amministrativi adottati dal Comune di Rieti, inerenti il noleggio, la posa in opera e la manutenzione dei dispositivi speed check sul territorio comunale ed eventuali ipotesi di responsabilità erariale degli amministratori che dal 2009 al 2014 hanno finora avallato simili operazioni.