Solo il Signore può lenire il dolore

Siamo all’inizio di un nuovo anno e le prime parole che voglio scrivere, esprimono soprattutto i desideri più comuni: un nuovo anno di salute e di serenità. Mentre la salute è legata alla nostra natura umana e spesso e volentieri ai nostri errori, la serenità ci viene posta come dono dal Signore. Ecco allora che il farsi plasmare dalla Parola di Dio, l’ascolto dei suoi amorevoli insegnamenti, non possono che dare vigore e ristoro alla nostra anima, al nostro vivere quotidiano.

Incontrando pochi giorni fa , il mio medico di famiglia per la “solita”, fortunatamente, ricetta per le pasticche per la pressione e il colesterolo, gli dicevo, con i dovuti distinguo, che i preti curano l’anima e loro il corpo: mi ha guardato un po’ sorpreso e conoscendo il mio servizio diaconale in Chiesa, ha solo annuito, come a dire che sono due cose ben lontane, non confrontabili e la grandezza del mistero di Dio, non ha eguali nell’operato umano.

Ecco che, chi ogni giorno combatte con la debolezza dell’essere umano ed è chiamato a fare di tutto per salvaguardarne lo stato di salute, è ben cosciente che la nostra esistenza è nelle mani di Dio e l’uomo con la sua conoscenza, che viene sempre da Lui, è chiamato ad esserne strumento positivo.

Questo pensiero mi è venuto, parlando in Chiesa con una vecchia coppia di amici, moglie e marito, rivisti dopo molto tempo, che mi parlavano di come si stesse bene in Chiesa a vivere la liturgia eucaristica; la moglie soprattutto mi ha parlato di serenità, della pace che trova in quei momenti, della serenità che gli trasmette l’ascolto della Parola di Dio. Hanno sorriso tutti e due, mentre il nostro dialogo ci riportava ai lontani tempi della nostra gioventù.

Ho visto nei loro occhi, seduti nel banco, in attesa dell’inizio della liturgia domenicale, tanta pace, tanto desiderio di ascolto della Parola di Dio e di vivere immersi nel momento sacro. Conoscendo la loro esperienza di vita, in privato ho alzato gli occhi al cielo ringraziando Dio della sua potenza misericordiosa, della serenità che dona a questi miei amici che hanno vissuto anni fa la perdita della loro unica figlia adolescente, in uno degli eventi inspiegabili che trovano breccia nella nostra gioventù, provocandone il dramma estremo. Quale medico, quale medicina è capace di riportare un po’ di pace nella vita di genitori a cui viene strappata, dilaniata l’intera esistenza con un evento così innaturale e drammatico?

Solo il Signore può lenire il dolore dei tanti misteri che siamo chiamati a vivere, che può dare una risposta alle nostre inquietudini, ai nostri drammi. E’ con il suo amore infinito, da cui dobbiamo solo farci portare in braccio, che la vita può scorrere come Lui l’ha creata per noi: una vita piena, insieme a Colui che si è donato interamente per noi, come recita l’annuncio del giorno di Pasqua, che è risuonato oggi nelle nostre chiese: “A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli”.