Situazione dei parchi cittadini: interrogazione di Donati

«Questa mattina ho presentato al Presidente del Consiglio Comunale e agli Assessori e dirigenti competenti, un’interrogazione urgente (pure con richiesta di risposta scritta) che mi è stata sollecitata da diverse persone in merito alle precarie condizioni, soprattutto igieniche, cui versano i parchi pubblici cittadini, con specifico riferimento a quelli ubicati in viale Liberato di Benedetto e in via della Cavatella/largo Millesimi, per quanto consta, in concessione pluriennale a soggetti terzi».

Lo rende noto il consigliere comunale Emanuele Donati in una nota in cui spiega che «Nei summenzionati parchi, i cittadini hanno spesso lamentato una diffusa sporcizia (sintomo di scarsa pulizia), la presenza di animali domestici di grossa taglia (il cui accesso sarebbe inibito dalle vigenti disposizioni comunali), nonché l’incuria e la fatiscenza di parte delle attrezzature ludiche, molto frequentate dai bambini e dalla proprie famiglie».

«D’altronde – aggiunge Donati – non può certo sfuggire a nessuno, men che meno a me, che una città meritoriamente volta alla tutela dell’infanzia ed i suoi diritti – ogni anno vengono ribaditi con brillanti iniziative pubbliche – possa tollerare certe imbarazzanti situazioni».

In tal senso il consigliere ricorda che con delibera del consiglio comunale n.10 in data 14 marzo 2014 è stato adottato un «Regolamento per la gestione di aree verdi comunali, mediante affidamento a soggetti esterni», nel quale, peraltro, sono chiaramente indicate le attività di specifica competenza dei soggetti affidatari in concessione di questi luoghi, con gli obblighi di custodia, manutenzione e pulizia di vario genere.

Al fine di giungere ad una concreta soluzione di tali problematiche Donati ha segnalato la «necessità di svolgere opportuni ed urgenti controlli, pure con l’ausilio di pattuglie della Polizia Municipale» e la «possibilità per il Comune di “esercitare il potere di revoca dell’affidamento” a seguito di reiterate contestazioni per la violazione degli accordi sottoscritti, nei termini anche previsti dal citato regolamento (cfr. capo 5°)».