Nella serata del 3 marzo, presso il santuario di Fonte Colombo, si è svolta la prima lectio del ciclo proposto durante il tempo di Quaresima sulle sette parole di Cristo sulla croce. A guidare il primo appuntamento è stato padre Ezio Casella, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano.
E la sua è stata una proposta capace di unire vari linguaggi intorno al tema. Il punto di partenza è stata la musica di Franz Joseph Haydn, autore del celebre oratorio Le sette ultime parole di Cristo sulla croce. Dopo una breve introduzione, ai fedeli è stata proposto il primo dei sette brani che compongono l’opera.
La lectio vera e propria si è concentrata sulle parole «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Padre Casella ha subito chiarito che esse «non sono un toglierci la responsabilità», ma intendono «farci entrare nella consapevolezza di che cosa sia il peccato», e cioé – si scopre seguendo il filo dei pensieri del francescano – «la separazione dalle radici profonde del proprio essere».
«Finché non capiamo bene cos’è il peccato – ha aggiunto padre Ezio – non c’è salvezza. La salvezza non è un manto che ci copre, come dicono i pretestanti. Perché al di sotto del manto l’uomo rimane peccatori. La salvezza è comprendere la gravità del nostro peccato. La Croce ci salva perché fa di noi uomini nuovi».
Conclusa la sua intensa esposizione, il religioso ha proposto la lettura di una poesia di José Miguel Ibáñez Langlois, poeta, teologo e accademico cileno, autore de Il libro della passione, una raccolta dedicata proprio ai momenti vissuti da Cristo sulla croce. Nelle sue parole la passione diventa «L’unico avvenimento nella storia dell’umanità», un evento di portata cosmica che fa del mondo «una messa che sembra il mondo». Anche le produzioni culturali dell’uomo da Shakespeare a Einstein ne parlano: «tutti i libri parlano della passione».
In conclusione, ai fedeli è stata data la possibilità di scrivere una preghiera o un pensiero sul tema trattato. Tutti i testi verranno raccolti in un libretto per la Via Crucis. Una lectio davvero coinvolgente e partecipata.
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