SEL: reatini tartassati. No ai profitti sull’acqua

«Proprio negli ultimi giorni di campagna referendaria per 4 quesiti, due dei quali riguardano la gestione dei servizi idrici, la Federconsumatori mette in luce gli aumenti sconsiderati delle tariffe sul consumo di acqua potabile nelle città italiane».

È quanto sostiene in una nota SEL Rieti, dove viene rilevato che «con un incremento superiore al 30% rispetto al 2009, Rieti è tra le 15 città italiane che nel 2010 hanno evidenziato il maggiore aumento delle bollette del servizio idrico nazionale».

«Purtroppo − prosegue il comunicato − i cittadini reatini si erano già accorti di vivere in una delle città più tartassate d’Italia, considerato che le tasse locali (ICI, TARSU, addizionale IRPEF, Tosap, Imposta sulla pubblicità, ecc.) sono già al massimo consentito della legge e la TARSU continua ad aumentare in modo esponenzialeOltre alle tasse ed imposte locali anche la tariffa dell’acqua è aumentata in maniera considerevole e senza giustificazione (oltre il 30%) ed il Comune di Rieti ha stabilito l’aumento della tariffa in maniera del tutto illegittima perché lo ha fatto senza passare per il Consiglio comunale e con un provvedimento addirittura retroattivoL’acqua è un bene essenziale che non deve essere sprecato o sperperato ma non è possibile che nell’arco di un anno la tariffa dell’acqua potabile nella nostra città, in assenza di investimenti sul servizio idrico, sia passata da 1 € al m3 a quasi 1,5 € al m3».

SEL Rieti chiede quindi al Comune di Rieti e a SOGEA di «spiegare ai reatini le ragioni di aumenti così elevati e sproporzionati oltre che ingiustificati ed i cittadini non possono essere tartassati anche per consumare un bene primario come l’acqua».

La nota si chiude con l’invito al Comune di Rieti a «garantire e difendere i diritti dei cittadini e non deve favorire gli interessi del socio privato di SOGEA (che è ACEA spa, proprio la società che sfrutta la sorgente del Peschiera Le Capore senza alcun indennizzo per il territorio provinciale). L’acqua è di tutti e deve essere sottratta alle logiche del mercato, non si possono fare profitti su un bene essenziale come l’acqua ed anche per questo, in questo momento, è ancora più importante andare a votare ai referendum e votare SI ai due quesiti che riguardano il servizio idrico».