Sant’Antonio al Monte: la Pia Unione festeggia e ringrazia mons. Lucarelli

È stato mons. Delio Lucarelli, nel tardo pomerigio di sabato 29 agosto, a celebrare la Messa nella chiesa del convento di francescano di Sant’Antonio al Monte, l’ultima prima di quella solenne e della processione per la festa del santo in programma il 30 agosto per le vie del Borgo di Rieti.

Un intervento che al presule ha portato anche qualche sorpresa: «la nostra comunità è stata la prima ad accoglierla quando è arrivato come nostro vescovo, e adesso è l’ultima a salutarla» ha spiegato con il sorriso don Benedetto Falcetti, cappellano della Pia Unione, ricostituita nel 2009 proprio con l’approvazione di mons. Lucarelli.

E per dimostrare il proprio affetto e la propria riconoscenza i confratelli del sodalizio hanno fatto realizzare e proiettato un breve video con una selezione di immagini degli ultimi anni di episcopato di don Delio. Fotografie che restituiscono in modo esatto, anche se forse non esaustivo, il profilo e l’attività del pastore.

Ad emergere è un vescovo sempre vicino alla sua gente, presente in ogni comunità della diocesi, anche in quelle più piccole o lontane. Ma c’è anche il ritratto di un uomo che ha molto insegnato e molto realizzato in pratica, edificando centri pastorali, restaurando e riaprendo chiese, promuovendo grandi momenti ecclesiali, capaci – come nel caso dell’Anno dell’Eucaristia – di uscire la sacrestia e interessare città e territorio. E dal filmato si coglie anche il vescovo vicino ai malati e ai sofferenti, l’uomo capace di accogliere e ascoltare, il sacerdote che comprende il valore della tradizione e la sa tradurre per i tempi attuali.

Mons. Lucarelli nei suoi diciotto anni di episcopato è stato attento alle realtà ecclesiali, ma anche ai fatti della vita civile. Un lungo cammino alla guida della Chiesa reatina caratterizzato dalla ferma fedeltà al Vangelo, a quel «In Verbo Tuo» che ha scelto come motto episcopale.

Al termine del filmato, i confratelli della Pia Unione hanno consegnato a mons. Lucarelli una targa di ringraziamento «per aver sostenuto e fatto riprendere una tradizione ormai sopita da tempo» e tributato al vescovo un calorosissimo applauso.