A Rocca Sinibalda la mostra ‘Visionaria’ di Keziat

Prende il via sabato 20 dicembre 2014, nelle sale espositive del Museo A. Miniucchi di Rocca Sinibalda (piazza Vittoria 2), dalle ore 17, la mostra antologica di Keziat, Visionaria, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7 Arte Contemporanea, Monili di Mu e Il posto delle favole, con il patrocinio del Comune di Rocca Sinibalda.

‘Quello di Keziat è un linguaggio visionario, fatto di rovesciamenti della realtà e paradossi della mente. Così, nei suoi disegni, elaborati a penna con tecnica finissima, possiamo incontrare autostrade per pesci o piante-gufo ornate da scarpine rosa. Rade foreste di alberi scheletrici accolgono strane creature dal corpo femminile e la testa di fiero pellicano allucinato. Sedie sgangherate e pesci volanti popolano spazi stralunati. Le forme vegetali e animali si fondono in una metamorfosi anfibia, mentre panni stesi alludono ad una ordinaria quotidianità. Da enigmatiche uova incrinate, o già rotte, emergono personaggi attoniti, oppure spuntano occhi spauriti che sembrano alludere all’impossibilità di una rinascita, mentre rari esseri umani, assorti e trasognati subiscono l’ineluttabilità di una trasformazione transgenica che li rende appendici inconsapevoli e passive di schermi televisivi in bianco e nero. Tra palazzoni squadrati e pencolanti, occhieggiano finestre sconnesse, dietro le quali si intravedono i segni ineluttabili di solitudini prodotte da mutazioni incontrollate che trasformano ogni essere in un ibrido smarrito. Rivisitazione originale, e in chiave modernissima, di un grande visionario del passato, come Hyeronimus Bosch, l’opera di Keziat esplora, con il linguaggio del sogno, gli abissi insondati dell’inconscio, facendo emergere lo straniamento esistenziale che sigla la vita spaesata di ciascuno di noi, travolto dal cambiamento accelerato della contemporaneità. Architetture improbabili, strade labirintiche, che penetrano edifici o attraversano tronchi, ribaltamenti surreali dei parametri spaziali, rimandano, con ironia ammiccante, all’opera di Escher, dimostrando l’inadeguatezza delle regole geometriche, incapaci di dominare la fluidità polimorfa e metamorfica dell’immaginazione.’ (Manuela Marinelli)

Kezia Terracciano, in arte Keziat, nasce nel 1973 a San Severo (Fg). Nel 1998 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Foggia e inizia a collaborare con gallerie e case editrici in Italia e all’estero. Da allora Keziat ha presentato i suoi lavori a Venezia, Roma, Parigi, New York, Hong Kong, Amsterdam, Porto, San Francisco, Chicago, Los Angeles, Washington, Firenze, Milano, Toronto, Lubiana e Lussemburgo. La sua arte visionaria si esprime attraverso la pittura, il fumetto, l’illustrazione, la video arte, installazioni e live performance.

Dal 2003 disegna anche numerosi fumetti e illustrazioni per importanti case editrici come l’Enciclopedia Britannica di Chicago, la Synergebooks di New York, la 123Publishing House di Hong Kong, Altar Magazine di New York e Clock Magazine di Los Angeles. Dal 2006 collabora con la Violipiano Arts nell’ideazione e realizzazione di performance interdisciplinari di musica, danza, teatro e arti visive. Visionaria, l’ultimo ciclo di opere, prende corpo nel 2009 con una serie di disegni in bianco e nero realizzati a inchiostro su grandi fogli di carta o tela. Successivamente si arricchisce di varie animazioni video, installazioni e performance. Il corto d’animazione Memoria di un folle ha vinto la quinta edizione del MAGMART, il festival Internazionale di video arte presentato in collaborazione con il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli; realizzato in stop motion, viene successivamente acquisito dalla collezione permanente del CAM – Casoria Contemporary Art Museum. Nel 2012 Visionaria diventa un progetto espositivo internazionale; cinque mostre personali con tematiche e curatori differenti in cinque spazi diversi quali il MAT – Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, il Centro Culturale Elsa Morante di Roma, la Casa Italiana Zerilli-Marimo di New York, la Sabiana Paoli Art Gallery di Singapore.

La mostra rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2015. Ingresso libero. Catalogo in mostra.