“Ripartiamo Insieme”: 42 i progetti ricevuti dalla diocesi. Richieste di finanziamento per oltre 2 milioni di euro

42 progetti da 30 distinte realtà tra associazioni, cooperative e comitati nati sul territorio o stabilmente operanti in esso: sono le proposte raccolte dall’iniziativa lanciata dalla Diocesi di Rieti insieme alla Caritas italiana per la promozione di iniziative a sostegno della solidarietà e dell’occupazione nei territori colpiti dal sisma.

Il bando “Ripartiamo Insieme” ha suscitato un notevole interesse e le proposte coinvolgono attività in ambito sociale (iniziative a favore di minori, anziani, ammalati…), agro-alimentare (promozione delle eccellenze del territorio, anche attraverso specifiche “filiere”), culturale (poli museali, spazi culturali, recupero delle tradizioni locali…), ricreativo (luoghi/iniziative di aggregazione, attività teatrali, sportive…) e turistico (ripristino di sentieri e di luoghi significativi, accoglienza, informazione…). A fronte di un costo totale dei progetti di 3,3 milioni di euro, sono state presentate richieste di finanziamento (ancora in fase di valutazione) per oltre 2 milioni di euro.

Operativamente, un’apposita commissione sta verificando e condizioni di ammissibilità delle richieste pervenute, con particolare attenzione alla rispondenza con gli obiettivi del bando, alla capacità/affidabilità del soggetto proponente, alla congruità delle azioni proposte rispetto ai bisogni rilevati, al lavoro di rete (con associazioni, enti e organizzazioni del territorio) e di attivazione delle comunità locali (effettiva promozione delle risorse umane locali e utilizzo di beni a favore dei territori). Solo successivamente agli esiti positivi di questa fase istruttoria verranno contattate le varie realtà per eventuali richieste di integrazione del materiale proposto.

I progetti saranno valutati anche secondo alcuni specifici criteri pastorali (coinvolgimento diretto dei destinatari, interventi comunitari, riferimento – o condivisione dei valori – ecclesiale della realtà proponente).

La commissione prevede di poter completare almeno la fase istruttoria entro il mese di gennaio, per poi poter sostenere le progettualità che saranno approvate fin dalla prossima primavera.