Rieti: calda estate precaria

C’è caldo e caldo a Rieti : bilancio comunale in sofferenza, ztl ad alto tasso polemico (da arrivare alle mani), ex precariato dal 31 maggio fuori senza complimenti, IMU da pagare al 6%. È tempo di sofferenza per una parte consistente della popolazione.

Si richiedono decisioni chiare, riflessive al nostro esecutivo eletto da poco a Palazzo di Città. Decisioni di grande respiro che inglobino in modo generale i vari problemi, portando la discussione democratica nelle sedi deputate ad un sunto delle varie posizioni, coinvolgendo, perché no, anche la neo opposizione, responsabile in primis delle difficoltà che stà vivendo la nostra città.

È giusto chieder conto ai protagonisti di un decennio di vita politica spericolata. Il lavoro sì… il lavoro al centro, privato e pubblico. Opportunità per tutti: giovani legittimati ad avere titolarità nella nostra città per poter vivere degnamente dove abitano. Le vittime della grande crisi degli opifici in terra reatina che hanno espulso per anni fior di professionalità, trovatisi cinquantenni fuori, senza possibilità di reintegrarsi nella società civile reatina, alcuni approdati nel pubblico con contratti precari in (Tribunale, Provincia di Rieti, ARPA lazio, ASL). Cenerentola il Comune di Rieti. Dopo anni di collaborazione feconda espulsi per motivi di crisi di bilancio in sofferenza dell’ente, chi deve pagare per queste situazioni?

La politica vi domando, serve? È al servizio del cittadino? Ed in particolar modo per il cittadino più debole? Il lavoro, non il sussidio per far niente, cos’è “Precariato”, una parolaccia? Suvvia, maggiore collaborazione degli enti, Comune, Provincia, Regione Lazio (fondi europei). Non creiamo con questa crisi altro malessere nella società, in famiglia, attori fondamentali di una piccola realtà come Rieti.