La ricostruzione parte da Rieti. In città gli uffici di Commissario e Mibact

La tragedia del terremoto riporta in vita una struttura che non aveva più una vocazione. Ma non saranno solo gli uffici della banca d’Italia, a disposizione di Vasco Errani, ad essere sistemati a Rieti. La città ospiterà infatti anche la Soprintendenza speciale costituita dal Mibact per gestire con un’unica regia un terremoto che ha colpito ben 4 regioni diverse. Sarà sistemata nella ex sede dell’Istituto diocesano per il sostentamento clero, in via Roma, messa a disposizione gratuitamente dalla Chiesa di Rieti. A completare il quadro la sede della Direzione di comando e controllo della Protezione Civile, attiva in città già dal primo sisma di fine agosto

È stato presentato ieri, nella sala consiliare del Comune di Rieti, l’accordo grazie al quale il commissario alla ricostruzione e i suoi uffici, avranno sede nei locali dell’ex Banca d’Italia, in pieno centro storico a Rieti.

Di fronte alla stampa, a fianco di Vasco Errani, il capo del dipartimento immobili e appalti della Banca d’Italia, Luigi Donato, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il sindaco Simone Petrangeli.

«In tempi rapidissimi abbiamo rimesso in funzione tutto quello che serviva per ospitare gli uffici e abbiamo anche pensato agli arredi» ha spiegato Donato, parlando dello stato dell’immobile, che fino al 2008 ospitava gli uffici della banca centrale italiana. Uno sforzo che permetterà, a partire da lunedì, l’operatività di quindici persone, mentre a fine mese, ha annunciato Errani «pensiamo di avere la strutturazione piena con circa cinquanta persone». Uno spiegamento di forze notevole per un lavoro che sarà necessariamente lungo. Per la quantità degli interventi, precisa Errani e non perché il procedere nella legalità corrisponda automaticamente a burocrazia e lentezza.

Quanto al nuovo decreto del Governo, seguito al secondo sisma e approvato dal Consiglio dei ministri, Errani non è sceso nei dettagli, ma ha ammesso che dopo il 30 ottobre, «è cambiato molto»: il sisma è stato il più grande registrato negli ultimi cinquanta anni. Un rapporto di scala che non impedirà il recupero dei danni al cento per cento: «Se l’Italia non ricostruisse il Centro Italia – ha concluso Errani – non sarebbe più l’Italia». Della «situazione profondamente modificata» ha parlato anche il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio: «la collaborazione tra le due attività dell’emergenza e quella più strutturale del commissario» proseguirà, ha rassicurato.

Da parte sua il sindaco di Rieti ha invitato Errani a partecipare al prossimo Consiglio comunale: «Vogliamo essere al suo fianco e fare in modo che il lavoro delle istituzioni sia vicino a quello del Commissario». Da ieri sera, intanto, voci attorno al nuovo decreto sul terremoto approvato dal Consiglio dei ministri indicano che il nuovo provvedimento comprende l’allargamento del cosiddetto cratere del sisma a cinque ulteriori Comuni: Rieti, Cantalice, Cittaducale, Rivodutri e Poggio Bustone. Per la certezza mancano la firma del Capo dello Stato e l’ufficialità dei contenuti del decreto.