Quei viaggiatori improbabili

Il reality “Pechino Express”, alla sua terza edizione, continua a piacere

Un manipolo di improbabili viaggiatori che si muovono in coppie, variamente assortite, per raggiungere una meta attraverso 10 tappe intermedie ai confini dell’Asia, fra Myanmar (Birmania), Malesia, Repubblica di Singapore e Indonesia. È “Pechino Express”, il reality show di viaggio in onda su Rai2 nella sua terza stagione televisiva. Protagonisti, i fratelli Clementino e Paolo Maccaro, i coreografi Alessandra Celentano e Corrado Giordani, le cattive Antonella Ventura e Alessandra Angeli, gli sposini “La Pina” ed Emiliano Pepe, le amiche Eva Grimaldi e Roberta Garzia, le immigrate Mariana Rodriguez e Romina Giamminelli, i coinquilini Stefano Corti e Alessandro Onnis, gli amici Michael Lewis e Luca Betti, i benestanti Sofia Odescalchi e Umberto Marchesi.

Pochi sono i nomi già sentiti, molta l’improvvisazione a cui le coppie di turisti devono ricorrere per spostarsi da un luogo all’altro grazie all’aiuto delle persone locali, impegnati a trovare cibo e un posto per dormire gratis, cercando di arrivare prima degli altri per non rischiare l’eliminazione dal gioco. I concorrenti devono affrontare un percorso di ben 10mila chilometri per raggiungere una determinata meta in tappe che richiedono circa 3 giorni di viaggio ciascuna. Hanno il divieto assoluto di pagare i mezzi di trasporto per spostarsi (ma – se riescono a convincerli, gli abitanti del luogo possono pagare per loro). Un segnale via radio da parte del presentatore li obbliga ad abbandonare i mezzi, se sono in viaggio, e cercare ospitalità per la notte. La mattina seguente, un altro segnale li rimette in moto.

La coppia che arriva prima alla tappa successiva vince una medaglia a cui sono associati 5mila euro in gettoni d’oro da devolvere in beneficenza a un’associazione scelta dai vincitori stessi. Nell’ultima tappa solo tre coppie si sfidano all’ultimo sprint per conquistare il traguardo finale e la vittoria del gioco. Ciascun concorrente può disporre di uno zaino con dotazione minima e l’equivalente di un euro al giorno in valuta locale, generalmente destinato all’acquisto di acqua e cibo.

Il format di questo reality show, fra i più recenti esperimenti del panorama televisivo internazionale, è di origine olandese, ma è oramai approdato in vari Paesi e va in onda su Rai2 dal novembre 2012. La prima edizione è stata affidata a Emanuele Filiberto di Savoia, la seconda e la terza (l’attuale) sono nelle mani di Costantino Della Gherardesca. Come in ogni “gioco dell’oca” che si rispetti ci sono alcuni imprevisti organizzati dalla produzione e ausili o penalizzazioni che facilitano o rallentano il viaggio.

La curiosità per le sorti di ciascuna coppia, l’imprevedibilità delle reazioni durante il viaggio, la ricerca di soluzioni efficaci per guadagnare tempo, le modalità utilizzate per compiacere gli abitanti del luogo e il fascino dei luoghi attraversati costituiscono un mix di ingredienti che il pubblico sembra gradire. E lo scopo benefico legato alla destinazione delle somme in palio nobilita, almeno un po’, le istanze spettacolari intrinseche nel genere del reality show. Le tradizionali “nomination”, le eliminazioni e le prove che consentono di guadagnare l’immunità o, al contrario, penalizzano gli ultimi arrivati fanno parte della collaudata ricetta.

La presenza delle telecamere al seguito dei viaggiatori si vede e si sente, ma non risulta invadente e, finisce per rendere lo spettatore un compagno di viaggio dei concorrenti. Chissà come vedono il programma gli abitanti dei luoghi attraversati, certamente molto meno avvezzi di noialtri ai reality e alla presenza di turisti ripresi da telecamere 24 ore su 24…