Qualche dubbio sui Plus

Mantengono un vago “stile impero” come le tante altre riqualificazioni pensate e realizzate nello scorso ventennio. Ma non sono estetiche le perplessità che Piani Locali e Urbani di Sviluppo (Plus), prossimi all’avvio, dovrebbero suscitare.

La prospettiva di un centro ripulito e definitamente pedonalizzato è pure piacevole, tuttavia ci sarebbe da domandarsi se era proprio questa l’operazione di cui avevamo bisogno. Lo sappiamo che i fondi sono vincolati alla natura dei bandi, e che se si vuole apparire un “governo del fare” ci si deve adeguare e bla bla bla.

Ciò non toglie che 8.458.237 potevano essere spesi meglio che per rifare il trucco ad una vecchia signora. Anche perché in fondo le nostre piazze non sono poi così malridotte. La pratica dimenticata della manutenzione ordinaria sarebbe potuta bastare. Per pedonalizzare davvero basterebbe il coraggio di chiudere al traffico, senza girarci troppo intorno. E per mettere qualche panchina e un po’ di lampioni non c’era mica bisogno di sventrare tutto.

Forse, invece di concentrarsi sugli stucchi, sarebbe stato meglio pensare ai servizi. Un grande parcheggio gratuito vicino al centro e per chi viene in centro, ad esempio. Un vero sistema di trasporto pubblico “da” e “per” la città storica. Un incentivo per riportare dentro le mura attività commerciali che evitino alle famiglie il disagio dell’auto per fare la spesa. E magari qualche stimolo economico per le ristrutturazioni e gli affitti, in modo da ripopolare le zone che la speculazione edilizia ha spinto verso le nostre orribili periferie.

Ma forse mettere il povero San Francesco sul trampolino è più facile e fa più scena.

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