Progettazione interna Asl, Ciccomartino (Cgil): vedere poco stimola la fantasia

«In altre occasioni abbiamo avuto modo di esprimere la convinzione che la poca trasparenza è, per così dire, come una gonna lunga. Fa vedere ben poco, ma di sicuro stimola la fantasia. È appunto il caso di quanto accade all’ufficio tecnico patrimoniale della ASL di Rieti in merito alla ripartizione degli incentivi alla progettazione interna, su cui abbiamo avuto modo di intervenire già qualche mese fa».

Lo dichiara Gianni Ciccomartino (FP Cgil Rieti) che aggiunge: «Come organizzazione sindacale abbiamo chiesto, unitamente ad altre sigle sindacali, di conoscere il quadro complessivo degli importi da riconoscere ai dipendenti (e all’Ing. Fiorenza stesso) a titolo di “progettazione interna” per capire se e quanto si potesse migliorare il regolamento per permettere ai dipendenti di accedere in maniera “più democratica” e tale tipo di incentivazione. A tale istanza si è preferito evidentemente rispondere “indossando la classica gonna lunga” e procedere alla liquidazione dei compensi, così come tra l’altro ventilato in una riunione sindacale dal dirigente stesso, “un po per volta , così non ve ne accorgete”».

«Se tale mancanza di volontà al confronto derivi da un atteggiamento supponente e di scarso rispetto delle organizzazioni sindacali oppure da un certo pudore a rendere pubbliche cifre che potrebbero rendere evidente che c’è chi raddoppia lo stipendio (annuo) e chi si deve accontentare di pochi spiccioli, o una combinazione delle due, o peggio ancora, pudore a rendere pubbliche importi e opere di cui qualcuno potrebbe discutere la congruità dei prezzi o l’effettiva “pubblica utilità” o le eventuali varianti in corso d’opera degli interventi strutturali – aggiunge Ciccomartino – non è dato di sapere. Certo è che in un contesto sociale ed economico come quello attuale, indossare “gonne lunghe” e perpetuare eventuali disparità tra chi magari raddoppia lo stipendio e chi deve tirare la cinghia per arrivare a fine mese non è tollerabile».

«Così come – insiste il sindacalista – crediamo sia utile, sul merito e sul quadro generale della vicenda, un confronto che possa evitare, come è successo su segnalazione della FP CGIL, che si distribuiscano incentivi per la progettazione calcolati anche sul valore di acquisto di apparecchiature elettromedicali (ad esempio TAC)».

«Fermo restando quindi che i dipendenti che si assumono la responsabilità relativa alla progettazione interna vanno retribuiti così come previsto dalla vigente normativa (che per fortuna ma con molto ritardo dall’estate scorsa vieta che anche i dirigenti accedano a questo tipo di incentivazione), chiediamo alla direzione della ASL di Rieti di farsi parte in causa e nella trasparenza che è dovuta pretendere dalla dirigenza del settore tecnico patrimoniale il quadro generale dei lavori e degli importi corrisposti in termini di incentivazione ai dipendenti addetti, al fine – conclude Ciccomartino – di correggere le distorsioni che a noi paiono evidenti tra dipendenti di serie A , di serie B , fino ad arrivare alle categorie inferiori».