Il Popolo si stringe attorno alla Madonna. Straordinaria partecipazione alle intense liturgie in Cattedrale

Per circa 30 minuti la Schola Cantorum «Chiesa di Rieti» ha sostenuto il canto dell'assemblea in un costante alternarsi di parti solistiche e corali dall'altissimo contenuto cristologico e mariano.

È stata un’edizione straordinariamente riuscita quella della Madonna del Popolo 2017. Non soltanto lo spostamento al 31 maggio non ha determinato una flessione delle presenze (che semmai c’è stata in positivo), ma la cura nella preparazione delle liturgie e della processione e l’atmosfera di preghiera che ha caratterizzato tutti i momenti dell’intensa giornata sono risultati che non andranno dispersi negli anni a venire.

Alle 18 il vescovo Domenico ha presieduto la santa messa della Visitazione della Beata Vergine Maria, la festa liturgica del calendario della Chiesa universale alla quale si è opportunamente deciso di sposare la ricorrenza cittadina. Subito dopo è stata allestita la macchina per la processione delle 21, che è stata preceduta, alle 20.30, dalla celebrazione dell’inno Akathistos in onore della Madre di Dio. Per circa 30 minuti la Schola Cantorum «Chiesa di Rieti» ha sostenuto il canto dell’assemblea in un costante alternarsi di parti solistiche e corali dall’altissimo contenuto cristologico e mariano. L’inno, risalente al V secolo, ha riscosso il generalizzato apprezzamento dei fedeli e sarà certamente riproposto anche l’anno prossimo.

La processione, ordinata e silenziosa, ha compiuto il tragitto consueto che l’ha vista attraversare piazza Vittorio Emanuele II e imboccare via Garibaldi, percorsa fino a via Tancredi. Da lì si è raggiunta piazza Mazzini e, passando per via Terenzio Varrone e via Cintia, si è tornati in Cattedrale. Di fronte all’immagine della Vergine mons. Pompili ha pronunciato una supplica che l’Ufficio Liturgico, anche per armonizzarla con l’atmosfera precedentemente creata dall’Akathistos, ha largamente desunto dai testi del patriarca Germano di Costantinopoli. Dopo aver incensato l’icona sulle note dell’antifona Sub tuum praesidium, don Domenico ha impartito la benedizione solenne e poi ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all’eccellente riuscita dei festeggiamenti: da chi ha deciso il posticipo al 31 maggio agli «incollatori», dai tanti reatini intervenuti al coro diocesano, impegnato ininterrottamente ad animare le varie fasi della giornata da metà pomeriggio fino a tarda sera. Il canto del Regina caeli è stato il preludio al festoso scioglimento dell’assemblea e alla conclusione di una «Madonna del Popolo» dal sapore davvero speciale.

Foto di Massimo Renzi