Per mezzo di Cristo Gesù tutte le cose sono state create

La domanda “Perché Dio ci ha creato?” può rinascere sotto un’altra forma: “Perché Gesù è morto per i nostri peccati?”. La risposta che ha illuminato di colpo la fede della Chiesa, come un bagliore di sole, è stata: “Perché ci amava!”. “Il Figlio di Dio mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,20). “Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi” (Ef 5,2). “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei” (Ef 5,25).

È una verità, come si vede, pacifica, primordiale, che pervade ogni cosa e si applica sia alla Chiesa nel suo insieme, sia al singolo uomo. L’evangelista S. Giovanni fa risalire questa rivelazione allo stesso Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici” (Gv 15,13-14). Questa risposta al “perché” della Creazione e della Passione di Cristo è veramente definitiva e non ammette altre domande. L’amore di Dio infatti non ha un “perché”, ma è gratuito. È l’unico amore al mondo veramente e totalmente gratuito che non chiede nulla per sé (ha già tutto!), ma solo dona, o meglio, si dona. “In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati … Egli ci ha amati per primo!” (1 Gv 4,10.19).

Gesù dunque “venne ad abitare in mezzo a noi”, ha sofferto ed è morto liberamente, per amore. Non per caso, non per necessità, non per oscure forze o ragioni della storia che lo hanno travolto a sua insaputa, o a suo malgrado. Chi afferma questo, svuota il Vangelo, gli toglie l’anima. Perché il Vangelo non è altro che questo e cioè il lieto messaggio dell’amore di Dio in Cristo Gesù. Non solo il Vangelo, ma anche l’intera Bibbia non è che questo: la notizia dell’amore misterioso, incomprensibile, di Dio per l’uomo. Se tutta la Scrittura si mettesse a parlare insieme, se, per qualche prodigio, da parola scritta si tramutasse tutta in parola pronunciata, in voce, questa voce, più potente dei flutti del mare, griderebbe: “Dio vi ama!”.

L’amore di Dio per l’uomo affonda le sue radici nell’eternità – “Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, in lui ci ha scelti prima della creazione del mondo” dice l’Apostolo in Ef 1,4 – ma si è manifestato nel tempo, in una serie di gesti concreti che costituiscono la storia della salvezza. Dio aveva già parlato di questo suo amore, nei tempi antichi, molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti (cf Eb 1,1). Aveva parlato creandoci, perché cos’è la creazione se non un atto di amore, il primordiale atto d’amore di Dio per l’uomo? “Hai dato origine all’universo per effondere il tuo amore su tutte le creature”, diciamo nella Preghiera Eucaristica IV.

(da: Il potere della Croce)

Per gentile concessione della casa editrice Ancora.