Per le vie della Città con il Villaggio dell’Essere

Le classi dell’I.I.S. “L.di Savoia” II-III-IV D della Sezione Turistica dell’ITE e la classe IV A della Sezione Sociale dell’IPC, lavorano a ritmo serrato al Progetto “Il Villaggio dell’Essere” che si concluderà a Maggio 2015 con la partecipazione ad una giornata interamente dedicata alla Scuola.

Per questo motivo, qualche giorno fa gli alunni, si sono recati in visita alla città di Rieti, accompagnati dai loro Professori e da Don Roberto D’Ammando, esperto di arte sacra e appassionato di storia locale, alla riscoperta delle origini storiche, sociali e religiose del territorio reatino.

Partendo dalla Cripta della Cattedrale, dove gli elementi storico-artistici del passato si mescolano ad elementi del presente, i ragazzi hanno maturato, il “loro” senso di appartenenza alla città ritrovando le proprie “radici storiche” e compreso che il nostro presente possiede sempre in sé i germi del passato che fruttificano nel futuro.

Un itinerario culturale, ma anche umano, attraverso le vie della città per dare un senso al Progetto “il Villaggio dell’Essere”, perchè come diceva Giovanni Paolo II “la cultura è quella forma peculiare con cui gli uomini esprimono e sviluppano le loro relazioni, formando l’insieme dei valori che caratterizzano un popolo”.

Infatti una delle finalità del Progetto, concertato dalla Diocesi a quattro mani con l’Ufficio Scolastico Provinciale e i Dirigenti delle Scuole di Rieti, e al quale stanno lavorando gli studenti dell’I.I.S.”L.di Savoia”, è proprio quella di ridare alla Scuola una cultura più “umanizzante” arricchendo gli alunni anche di quei valori che provengono dall’esperienza di uomini e donne coraggiose che hanno scelto di vivere con coerenza fino in fondo la loro vita e che per questo sono rimaste nelle testimonianze della storia ricca e variegata del nostro territorio.

Il percorso guidato è poi proseguito, nel Palazzo Vescovile alla scoperta dei preziosi affreschi seicenteschi del Manenti che circondano le pareti dell’Ufficio del Vicario Generale e la bellissima Sala degli Stemmi Vescovili dove Don Roberto, con maestria e simpatia, è tornato indietro, attraverso la successione dei Vescovi di Rieti, fino alla fondazione della Diocesi, nell’intento di educare i ragazzi alla lettura della storia locale come bene comune per una condivisa memoria collettiva.

Suggestiva la visita alla Sala delle Udienze, attualmente sede della Pinacoteca Diocesana, dove i personaggi del passato hanno preso forma nel presente indicando ai ragazzi come le scelte coraggiose di alcuni sono la via da seguire per chi segue la strada della coerenza, figure importanti come S. Francesco, S. Barbara, S.Filippa o la Beata Colomba, le cui vite non sempre conosciute hanno ancora qualcosa da insegnare ai nostri giovani.

La visita guidata della Chiesa di S. Francesco ha permesso infine, agli alunni di creare interessanti parallelismi artistici e storici con la Basilica di Assisi e fornito l’occasione per riscoprire valori comuni quali la pace, l’amore tra i popoli di diverse tradizioni, il rispetto per il creato e per l’ambiente attraverso la storia del rapporto privilegiato che S. Francesco ebbe con il territorio reatino e con le persone che, seguendo le sue orme costituiscono ancora oggi, testimonianza dei suoi insegnamenti.

Percorsi separati hanno poi concluso la mattinata: mentre l’ITE si è diretto per altre vie cittadine alla ricerca di luoghi che racchiudessero passato e presente all’interno di figure legate al francescanesimo, l’IPC si è fermato ad approfondire il valore delle scelte che portano un giovane come Don Roberto a scegliere di essere sacerdote.

Accomunati da un unico progetto i ragazzi, però in diverse direzioni: i primi dedicandosi di più al percorso storico-turistico, mentre i secondi prediligendo il senso etico e morale che determinano le scelte di vita.

Una mattinata interamente trascorsa all’insegna dei valori che caratterizzano la crescita dei futuri uomini e cittadini, alla scoperta di percorsi capaci di suscitare interesse storico, artistico e religioso nei ragazzi che hanno risposto con entusiasmo e profondità attraverso interventi pertinenti e composti. Ma anche e soprattutto una mattinata all’insegna di nuove conoscenze, tutte da approfondire e rielaborare in classe , in attesa di aggiungere un “ mattone” al Villaggio dell’Essere.