Pasquetta coi frati

Alla Pasqua, si sa, si accompagna la “pasquetta”. Le gite fuori porta sono ormai tradizione, ma non tutte le proposte sono uguali.

Ci ha incuriosito ad esempio quella del convento di Fonte Colombo: una passeggiata con i giovani per la Valle francescana. Abbiamo quindi cercato di capire di che si tratta parlandone con Fra’ Federico.

«La proposta – ci ha detto – nasce dal fatto che da un anno a questa parte i giovani che frequentano Fonte Colombo sono aumentati parecchio. Sono loro che hanno per così dire “ringiovanito” l’evangelizzazione che facciamo. La nostra è una risposta alle esigenze dei giovani, e la proposta del cammino è un po’ il simbolo della nostra vita. Nel camminare, anche con la fatica fisica, si procede insieme, ci si aiuta l’un l’altro. E poterlo fare sui passi di Francesco dà un significato ulteriore, un sapore diverso».

Quindi l’esigenza è nata dai ragazzi. Quella del convento è la risposta ad una domanda, a qualcosa che ha colto nella società.

Certo. Noi siamo arrivati senza un programma predefinito, proprio per dare risposte al territorio. In questo senso la presenza dei santuari offre davvero tanto. I giovani ci hanno chiesto qualcosa di diverso e nuovo, che li facesse stare insieme come piace a loro, senza dimenticare quel messaggio di pace e di fede che viene da Francesco. Il nostro è un metterci a disposizione. Per i ragazzi, vedere che la Chiesa si mette a disposizione loro è importante.

La prospettiva francescana è in contrasto con il pensiero dominante, col consumismo…

È in contrasto “evangelico”. Non pone limiti e barriere, non blocca il dialogo. Cerca di risolvere la contesa dimostrando che c’è un bene superiore e che si può vivere semplicemente, con una vita più modesta, scoprendo che quello che ci rende ricchi lo troviamo dentro di noi e nel cuore dell’altro. Quello che arricchisce la vita non sono le cose ma le relazioni. Nel cammino questo si sperimenta. Le persone si aprono, si confidano, si raccontano. Accompagnano la fatica dandosi la mano, condividendo il cibo. Questo è il messaggio di opposizione alla società, ma non in senso negativo. Più che l’abbattimento cerchiamo il superamento.

Quindi partenza alle 7,30 e pranzo al sacco…

Sì, partenza alle 7,30, pranzo al sacco alla Foresta, dove si terrà la prima catechesi, e poi si prosegue fino al santuario di Poggio Bustone dove ci sarà la Messa.

È un evento isolato o queste iniziative proseguiranno?

Speriamo che non sia isolato. Stiamo già ragionando su qualche data verso settembre. Ci piacerebbe costruire una tradizione di “cammini dei giovani nella Valle Santa. Magari a tappe distanti tre o quattro mesi l’una dall’altra. Da una parte si riscopre il territorio, la città, dall’altra quello che abbiamo dentro. E le due cose vanno bene insieme. Il territorio è fatto dalle persone che lo abitano. Le persone camminando si conoscono e se costruiscono buone relazioni il territorio ne guadagna.