Papa Francesco: “ripugna ai cristiani l’idea che gli attentatori suicidi possano essere chiamati martiri”

“Ripugna ai cristiani l’idea che gli attentatori suicidi possano essere chiamati ‘martiri’: non sono martiri, non c’è nulla nella loro fine che possa essere avvicinato all’atteggiamento dei figli di Dio”

È il forte monito lanciato oggi da Papa Francesco all’udienza generale dedicata al martirio. “I martiri – ha spiegato – non vivono per sé, non combattono per affermare le proprie idee, e accettano di dover morire solo per fedeltà al Vangelo. Il martirio non è nemmeno l’ideale supremo della vita cristiana, perché al di sopra di esso vi è la carità, cioè l’amore verso Dio e verso il prossimo”. “A volte – ha quindi proseguito il Santo Padre -, leggendo le storie di tanti martiri di ieri e di oggi che sono più dei martiri dei primi tempi, rimaniamo stupiti di fronte alla fortezza con cui hanno affrontato la prova. Questa fortezza è segno della grande speranza che li animava: la speranza certa che niente e nessuno li poteva separare dall’amore di Dio donatoci in Gesù Cristo”. Ed ha concluso: “Che Dio ci doni sempre la forza di essere suoi testimoni. Ci doni di vivere la speranza cristiana soprattutto nel martirio nascosto di fare bene e con amore i nostri doveri di ogni giorno”.