Papa Francesco: Messa Crismale, “non può essere rigida l’integrità della verità”, perché “si è fatta carne”

La terza icona del lieto annuncio è “l’otre immenso del cuore trafitto del Signore: integrità mite, umile e povera, che attira tutti a sé”.

Lo ha detto il Papa, nella parte finale dell’omelia della Messa del Crisma, celebrata nella basilica di San Pietro. “Da Lui dobbiamo imparare che annunciare una grande gioia a coloro che sono molto poveri non si può fare se non in modo rispettoso e umile fino all’umiliazione”, ha proseguito Francesco.

“Non può essere presuntuosa l’evangelizzazione. Non può essere rigida l’integrità della verità”, ha ammonito. “Perché la verità si è fatta carne – ha proseguito a braccio – si è fatta tenerezza, si è fatta bambino, si è fatta uomo, si è fatta peccato in croce”. “

Concreta, attenta e umile: così l’evangelizzazione sarà gioiosa”, ha raccomandato il Papa ancora una volta a braccio.

“Lo Spirito annuncia e insegna tutta la verità e non teme di farla bere a sorsi”, ha spiegato sulla scorta del Vangelo: “Lo Spirito ci dice in ogni momento quello che dobbiamo dire ai nostri avversari e illumina il piccolo passo avanti che in quel momento possiamo fare”.

“Questa mite integrità dà gioia ai poveri, rianima i peccatori, fa respirare coloro che sono oppressi dal demonio”, ha assicurato Francesco, esortando i sacerdoti ad avere “la pienezza contagiosa che la Madonna trasmette con tutto il suo essere, la concretezza inclusiva dell’annuncio della Samaritana e l’integrità mite con cui lo Spirito sgorga e si effonde, incessantemente, dal Cuore trafitto di Gesù nostro Signore”.