L’invito di Papa Francesco ai Giovani di Greccio: «siate senza “spuzza” sotto al naso»

«Buon pomeriggio». Papa Francesco ha salutato a modo suo i giovani del Meeting di Greccio organizzato dalla Diocesi di Rieti. Il Pontefice è arrivato all’Oasi accompagnato dal vescovo Domenico: «mi ha fatto capire che in questi giorni natalizi era una cosa buona venire a pregare a Greccio. E allora sono venuto a pregare. Ma non mi spiego con quale bugia vi ha attirato qui!» ha scherzato Bergoglio.

Poi ha aggiunto: «Nella vita, ci sono tanti segni, tanti segnali. E nel Vangelo, quando si parla della nascita di Gesù, ce ne sono due che mi fanno riflettere. E vorrei che anche voi riflettiate su questo». Il primo segno presentato dal Papa è quello della stella dei Magi.

«Il cielo è pieno di stelle – ha spiegato – ma ce n’è una speciale, una stella che li muoveva a lasciare tante cose e a incominciare un cammino che non sapevano dove li avrebbe portati» Un segno che dice di quando «nella nostra vita noi troviamo qualche stella speciale che ci chiama a fare qualcosa di più, qualcosa di buono, a intraprendere un cammino, a prendere una decisione. Dobbiamo chiedere la grazia di scoprire “la stella” che Dio oggi vuol farmi vedere, perché quella stella mi condurrà a Gesù».

Il secondo segnale è quello degli angeli che indicano al pastore il bambino nato sulla mangiatoria. Una situazione che ci parla della “piccolezza di Dio”: «Dio si è abbassato, si è annientato per essere uno come noi, per camminare davanti a noi. La piccolezza, l’umiltà: Dio che va contro l’orgoglio, la sufficienza, la superbia. È questa mitezza di un bambino l’altro segnale: la mia vita, è una vita mite, umile, che non ha la “spuzza” sotto al naso, che non è orgogliosa?» ha domandato il Papa ai ragazzi.

«I Magi sono stati furbi: si sono lasciati guidare dalla stella. Tutto lo splendore del palazzo di Erode non li ha tratti in inganno: “Qui non c’è!”. Mi auguro che la vostra vita venga accompagnata sempre con questi due segnali, che sono un dono di Dio: che non vi manchi la stella e non vi manchi l’umiltà di riscoprire Gesù nei piccoli, nei poveri, negli umili, in quelli che sono scartati dalla società e anche dalla propria vita. Volevo dirvi questo» ha concluso Papa Francesco.

Foto di Paolo Cesarini e Samuele Paolucci.

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