Mons. Aldo Giordano sul Card. Martini: «Con la Scrittura portava luce»

“Mi ha sempre colpito la capacità del card. Martini di rileggere le vicende dell’Europa, le preoccupazioni dei popoli e delle singole persone con la Parola di Dio. Era il suo carisma più importante: con la Scrittura portava luce. L’Europa ha ora un nuovo intercessore che la custodisce dall’alto”. È il ricordo che mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, serba del card. Carlo Maria Martini e confida in un’intervista al Sir (clicca qui). Dal 1986 al 1993 il card. Martini è stato presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). “Sono innumerevoli gli incontri europei che lo hanno visto guida e maestro sui diversi temi pastorali”, sottolinea oggi mons. Giordano, a suo volta segretario generale del Ccee, ricordando quanto il cardinale avesse a cuore l’edificazione di un’Europa “famiglia di nazioni e aperta agli altri Continenti”. Una “Europa dello spirito”, nella quale “vengano riscoperti e riproposti per l‘oggi i valori che l’hanno modellata lungo tutta la sua storia” ribadendo così la necessità di “ritornare, con fedeltà creativa, a quelle radici cristiane che hanno positivamente segnato la storia europea”. Riguardo invece all’ecumenismo, “il card. Martini – ricorda ancora Giordano – ha creduto nei rapporti personali e nel ritornare alla base comune della Sacra Scrittura per ritrovare l’unità”.