Monitoraggio sismico: una buona pratica a portata di tecnologia

L’Enea, in collaborazione con il Comune e la diocesi di Rieti, ha presentato le attività di monitoraggio strutturale messe in campo nella città di Rieti, grazie ai finanziamenti al “Cobra”: un progetto pilota attraverso il quale è stata dimostrata l’efficacia sul campo delle nuove tecnologie

Si è tenuto presso la sede della Sabina Universitas a palazzo Dosi, nella mattinata di lunedì 3 luglio, l’incontro di presentazione delle attività di monitoraggio con sistemi di sensori in fibra ottica svolte da Enea in collaborazione con la diocesi e il Comune di Rieti nel quadro programmatico del Progetto “Cobra”, finanziato dalla Regione Lazio nel biennio 2015-2017.

Protagonisti dell’incontro di studi sono stati la dottoressa Roberta Fantoni, coordinatrice del progetto per Enea, la dottoressa Ileana Tozzi, in qualità di ispettore onorario MiBact, l’ingegner Andrea Cecilia in rappresentanza della società Buildesign, il professor Massimiliano Gioffré dell’Università degli Studi di Perugia, l’ingegner Pierluigi Pietrolucci dell’Ufficio Tecnico della diocesi di Rieti, il fisico dottor Michele Arturo Caponero, responsabile degli interventi intrapresi da Enea a Rieti dall’inverno del 2016.

Fin dalla fase di avvio del progetto, in virtù di una consolidata collaborazione, la dottoressa Fantoni si rivolse alla dottoressa Tozzi affinché individuasse le eccellenze architettoniche e storico-artistiche della città Rieti a cui destinare l’intervento. Fu così che l’attenzione fu rivolta alla torre campanaria della Cattedrale, eretta nel 1252 dai maestri lombardi Pietro, Andrea ed Enrico, testimone di tanti eventi della storia urbana.

Memore dell’intervento di consolidamento e restauro effettuato a proprie spese dal vescovo Bonaventura Quintarelli, che ne scongiurò l’abbattimento decretato dal Genio Civile dopo il violento terremoto del 1898, la dottoressa Tozzi suggerì che l’applicazione di sensori in fibra ottica utili al monitoraggio delle strutture prendesse inizio proprio da questo importante elemento.
Dopo gli eventi sismici che dall’estate scorsa si sono abbattuti sul nostro territorio, il monitoraggio strutturale ha assunto una particolare valenza per la salvaguardia e la conservazione dei beni monumentali. Così Enea ha intrapreso una fattiva collaborazione con il Comune di Rieti, includendo nel proprio piano d’intervento la cupola del teatro intitolato all’imperatore Flavio Vespasiano e la torre civica eretta negli anni Trenta del Novecento.

Il progetto “Cobra” si concluderà nel prossimo dicembre: da allora in avanti, saranno gli end-user a dover fare tesoro dei risultati conseguiti da Enea, proseguendo in un’attività che attraverso il monitoraggio strutturale garantisce la possibilità di intervenire preventivamente, consolidando e mettendo in sicurezza edifici che, come i tre presi in esame, si distinguono per il grande pregio e la forte valenza identitaria. L’incontro, a cui ha partecipato un pubblico attento e interessato, ha costituito l’occasione per conoscere più da vicino l’importanza del monitoraggio strutturale continuo in campo statico e dinamico nella pianificazione di interventi di prevenzione e conservazione, con riferimento specifico alla realizzazione di reti di monitoraggio distribuite sul territorio urbano, con un sistema di acquisizione centralizzato per la salvaguardia di edifici strategici e complessi storici.

Foto di Massimo Renzi