Malati e associazioni di volontariato in difesa della Sanità reatina

Il 5 agosto è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni il Regolamento per la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell’assistenza ospedaliera. Gli Ospedali vengono classificati, in base alla popolazione residente, in tre livelli di complessità: Base (80.000-150.000) 1°Livello (150.000-300.000) 2°Livello (oltre 600.000). Rieti , con 160.000 abitanti si configura secondo tale decreto, come Ospedale di 1° Livello.

Per tale tipologia di Ospedale non sono previsti servizi fondamentali che invece sono presenti attualmente nell’Ospedale di Rieti. Pertanto se il Regolamento Ministeriale venisse applicato così comè, Rieti potrebbe veder penalizzati i seguenti servizi: Emodinamica, Nefrologia e Dialisi, Radioterapia Oncologica, posti letto Oncologia, Geriatria, Pneumologia, Neonatologia, Chirurgia Vascolare, Terapia del dolore, Malattie Infettive, Gastroenterologia, Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia della mammella, Medicina Fisica e Riabilitativa, 118 e Laboratorio analisi.

Noi vogliamo sperare che la Regione Lazio non permetterà che ciò accada. A Roma ci sono 5 Policlinici Universitari e ricerca, 13 Ospedali pubblici, 12 Ospedali accreditati e religiosi, decine e decine di case di cura convenzionate, migliaia di posti letto per riabilitazione, centri trapianti ovunque.

Una offerta terapeutica che non ha eguali nel mondo rapportata al numero di abitanti. I malati se non trovano un servizio in un ospedale, lo trovano in quello successivo. A Rieti sono già stati chiusi due presidi Ospedalieri, Amatrice e Magliano e l’Ospedale S.Camillo De Lellis è l’unico rimasto, non avendo la nostra Provincia strutture alternative a differenza delle altre province.

La Regione tuttavia ha potere assoluto sulle scelte strategiche, pertanto la popolazione ed i malati si aspettano per Rieti non solo un mantenimento e modernizzazione dell’attuale offerta terapeutica ma anche il suo potenziamento con altre linee di attività in modo da soddisfare le esigenze dei malati costretti ancor oggi a spostamenti di centinaia di chilometri per ottenere alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche. I cittadini reatini pagano le tasse come quelli romani.

Chiediamo con forza il ripristino di personale soprattutto in aree critiche per non morire di morte lenta e per asfissia. Siamo tutti chiamati a vigilare sull’operato dei solerti ragionieri regionali e degli strateghi da tavolino. Tutta la popolazione è invitata a vigilare ed a partecipare all’assemblea permanente che si svolgerà il 27 agosto alle ore 17,30 presso la sede dell’Alcli Giorgio e Silvia, in via del Terminillo.