M5S: interrogazione in regione per “Terminillo Stazione Montana”

Riporta la data dello scorso 13 maggio l’interrogazione a risposta scritta a firma del portavoce regionale del Movimento 5 Stelle David Porrello, con la quale si interrogano l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente Fabio Refrigeri e l’Assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive, Guido Fabiani, riguardante il progetto denominato “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”.

«Dopo un’attenta analisi del suddetto progetto – spiegano i Grilli Parlanti di Rieti – dei costi da sostenere per la sua realizzazione (quantificabili come da progetto in € 65.988.275,00), dei dati inerenti i flussi turistici, dei dati nivometrici e meteoclimatici, della stima delle presenze annue derivanti dallo studio della società “KPMG”, commissionato dalla società “ISIC S.p.a.” (ora “TSM SpA”) e realizzato nel 2005, che ne prevede per la stazione sciistica del Terminillo un numero compreso in un intervallo tra un minimo di 260.000 e un massimo di 310.000 unità, si è pervenuti alla interrogazione in oggetto, dove sinteticamente si chiede agli assessori competenti quanto segue:

  • Se considerino legittima ed attendibile la procedura di formazione del progetto ed approvativa seguita;
  • Se intendono valutare il progetto “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile” come sostenibile sul piano economico-finanziario, alla luce degli investimenti infrastrutturali, dei costi di gestione e di manutenzione previsti;
  • L’entità delle opere da realizzare col finanziamento regionale, nonché il cronoprogramma e l’entità delle risorse pubbliche e private investite per la realizzazione del progetto;
  • Se considerino le stime di domanda previste nel suddetto progetto, nell’ambito del precedente “Skipass S.MI.LE. PLUS”, congruenti alle attuali tendenze del mercato del turismo sciistico e siano tali da garantire il rilancio socio economico del Monte Terminillo;
  • Se, alla luce delle elaborazioni dei rilevamenti della Stazione del Centro Appenninico “C. Jucci” dell’Università degli Studi di Perugia, considerino le previsioni meteoclimatiche, riportate nel progetto, attendibili e tali da garantire un numero di giorni annui con presenza di un manto nevoso sufficientemente profondo da giustificarne gli investimenti;
  • Se considerino regolare la commisurazione dell’ampliamento del bacino sciistico solo sulla base della variazione della lunghezza delle funi tra impianti preesistenti piuttosto che sulla base delle aree investite dagli stessi e dalle vecchie e nuove piste sciistiche;
  • Se è regolare considerare ininfluente, al fine di valutare la variazione minima di bacino, la delocalizzazione di alcuni impianti da un versante all’altro del Monte Terminillo;
  • Se considerino di impedire, alla luce del rischio elevato per il distacco continuo di roccia dalle pareti di Iaccio Crudele, l’utilizzo della S.P. Turistica del Terminillo nel periodo invernale di innevamento nella Vallonina come pista da sci e skiweg tra la Sella di Leonessa e Fonte Nova nel Comune di Leonessa;
  • Quali azioni intraprenderanno qualora sia dimostrato che non sussistano le condizioni di fattibilità economica, finanziaria ed ambientale del progetto, onde evitare ulteriori sperperi di denaro pubblico.

Per chi sui social networks e attraverso gli organi di stampa ci dipinge come “contro” lo sviluppo del Terminillo, ribadiamo per l’ennesima volta che l’interrogazione ha il solo scopo di capire, conoscere, approfondire, vigilare su ogni aspetto del progetto al fine di tutelare la cosa Pubblica ovvero di tutti».

«In sostanza – concludono gli attivisti – chiediamo anche ad altri se il vino dell’oste è buono, come si sostiene».

Per consultare il testo dell’interrogazione questo è il relativo link:

http://atticrl.regione.lazio.it/interrogazioniScritte_dettaglio.aspx?id=909#.VVnQrkazkg4