Lidia Nobili: unioni civili, o incivili?

Mentre da un lato assistiamo all’ormai cronico immobilismo di questa amministrazione Comunale, dall’altro registriamo una grande fretta nel voler procedere all’approvazione del regolamento sulle unioni civili (3 Commissioni Consiliari convocate finora).

Cosa si intende per unioni Civili?

L’Art. 1 recita «È da intendersi unione civile il rapporto tra due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, che non siano legate tra loro da vincoli giuridici (matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, curatela ecc.) ma unite da vincolo affettivo».

Allora le altre unioni, legate da vincoli giuridici come ad esempio il Matrimonio, sono da intendersi incivili?

Ma il nodo della questione è che un Regolamento Comunale non può sostituirsi alla legge dello Stato e quindi, come sostengono autorevoli tecnici comunali, questo regolamento sulle unioni civili non ha effetto a “livello anagrafico o nello Stato Civile”, ma dovrebbe restare un mero regolamento “simbolico”.

Stesso concetto viene ribadito da alcuni esponenti del centrosinistra che lo hanno definito “un regolamento culturale”.

Ma allora perché l’art. 1 assicura alle unioni civili l’accesso ai procedimenti amministrativi di varia natura alla medesima condizione delle coppie sposate e assimilate?

Come mai l’art. 4 dispone che le coppie unite civilmente (di sesso diverso o dello stesso sesso) sono equiparate a tutti gli effetti alle coppie unite in matrimonio?

Ed ancora l’art. 5 garantisce a tali coppie di fatto il riconoscimento di diritti e benefici previsti dall’Amministrazione Comunale.

È stato valutato l’impatto anche economico-finanziario che tale norma può avere sui servizi sociali e sul bilancio dell’Ente in generale?

Ritengo che tale regolamento sia una pericolosa fuga in avanti di cui non si è in grado di valutare le conseguenze sociali, morali, economiche.

Sarebbe molto più saggio approfondirne le implicazioni giuridiche e soprattutto attendere, visto il dibattito che si sta sviluppando a livello nazionale, la decisione legislativa del nostro Parlamento.

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