Lidia Nobili: «il diritto di voto è un lontano ricordo»

Ormai il diritto di voto è un lontano ricordo, i cittadini sono stati privati del diritto di eleggere i propri rappresentanti, sia le amministrazioni provinciali sia il Senato saranno il risultato di elezioni di secondo livello, cancellando decenni di libertà e democrazia diretta!

A peggiorare la situazione gli stessi Consiglieri e Sindaci chiamati ad eleggere Presidente e Consiglio Provinciale sono diventati di serie A e serie B, racchiusi e bloccati dalle fasce demografiche dei comuni di appartenenza.

Ma l’aspetto ancora più grave che è completamente sfuggito agli estensori della nuova legge elettorale è che è stata cancellata una fondamentale garanzia costituzionale : la segretezza del voto!

Infatti questa assurda legge elettorale, assegnando schede di colore diverso ai diversi comuni, in realtà non garantisce il voto segreto, riportando l’Italia all’oscurantismo del Medioevo!

Il legislatore si è reso conto di aver approvato una legge anticostituzionale?

Ci rendiamo tutti conto che chiunque volesse produrre ricorso probabilmente potrebbe far annullare le elezioni?

Se le province devono continuare ad esistere, ed io sono sempre stata uno strenuo difensore della loro sopravvivenza, allora bisognava avere anche il coraggio di mantenere una elezione democratica, diretta, libera in cui tutto il popolo decida, in libertà e segretezza, chi debbano essere i propri rappresentanti.