A Leofreni e Pescorocchiano, vigilia di Ognissanti tra meditazioni e rogazioni

Le parrocchie guidate da don Giuseppe Slazyk e don Sante Gatti si sono unite nel giorno della vigilia di Ognissanti per una giornata dedicata al bene della terra che ha visto i fedeli impegnati in una sentita fiaccolata di raccoglimento e riflessione sulle difficoltà attuali, sull’ambiente e sul creato, passando attraverso una preghiera di domanda, una d’intercessione, una di ringraziamento e una di lode

Nella frazione Leofreni di Pescorocchiano, il 31 di ottobre, vigilia della solennità di Tutti i Santi, è stato vissuto con una processione interparrocchiale con fiaccolata, preghiera e canto per invocare la benedizione di Dio, di tutti i santi e della Madonna sull’ambiente.

A dare vita all’esperienza sono stati i parroci don Giuseppe Slazyk e don Sante Gatti, che hanno voluto riprendere l’uso delle rogazioni e delle processioni propiziatorie per la buona riuscita delle seminagioni e per attirare la benedizione divina sull’acqua, il lavoro dell’uomo e i frutti della terra.

Un modo di pregare insieme «riflettendo sulle difficoltà attuali, sull’ambiente e sul creato, passando attraverso una preghiera di domanda, una d’intercessione, una di ringraziamento e una di lode». Le rispettive parrocchie, infatti, negli ultimi anni hanno conosciuto avversità inedite, come il mancato raccolto delle castagne, che in qualche caso si è quasi azzerato. Ma la popolazione si trova ad affrontare anche una cronica mancanza di acqua, aggravata da un periodo di siccità senza precedenti, e non sono da dimenticare i numerosi incendi scoppiati l’estate scorsa.
Tutti fattori che si aggiungono alla grave crisi economica e alla disoccupazione che rende difficile la vita di tutti i giorni alle famiglie.

Da questo punto di vista, l’iniziativa delle due parrocchie ha inteso contrastare il rischio dello sconforto e della rassegnazione, ricordando che «Dio realizza il suo disegno con la Provvidenza e la sua azione è concreta e immediata; essa si prende cura di tutto, dalle più piccole cose fino ai grandi eventi del mondo e della storia».

Non sono mancate una più generale riflessione sulla tutela dell’ambiente e una particolare attenzione al lavoro agricolo, interpretati sia in chiave locale, che all’interno di una visione più universale. Lo sguardo delle parrocchie ha provato a meditare sui cambiamenti imposti dalla globalizzazione e dall’evoluzione della tecnica, ma nella consapevolezza che «la relazione dell’uomo con il mondo è un elemento costitutivo dell’identità umana» e che esiste un rapporto, ancora più profondo, dell’uomo con Dio. «Il Signore – si legge nelle meditazioni preparate per la processione – ha voluto la persona umana come Sua interlocutrice: solo nel dialogo con Dio la creatura umana trova la propria verità, dalla quale trae ispirazione e norme per progettare il futuro del mondo, un giardino che Dio le ha dato affinché sia coltivato e custodito».