L’apologo del babbo valdostano

Il 22 ottobre si è svolto a Rieti il convegno “La Droga e i giovani, interazione tra scuola e famiglia”, promosso dall’Ufficio diocesano per i Problemi Sociali e il Lavoro.

L’incontro è stato chiuso da don Fabrizio Borrello, responsabile in diocesi per la Pastorale familiare, esperto conoscitore di problemi di ragazzi e famiglie.

Il sacerdote è ricorso ad un apologo tratto da un libro di un autore valdostano che ha per titolo Vivere ed amare la Vita per raccogliere l’attenzione dei trecento studenti intervenuti.

A fine di ogni giorno, un genitore molto attento chiedeva a sera ai propri figli dopo la preghiera che non mancava mai, cosa avessero appreso durante il giorno: «Qui voi avete appreso oggi come comportarvi in futuro. Siete stati trattati da adulti; non lascerete solo chi avrà bisogno del vostro aiuto; non dimenticherete che tutti siamo vulnerabili e che nessuno può sentirsi al sicuro. Perciò vigilate!».