Laniakea, il nostro oceano cosmico

Dove siamo? Sembra questa la più semplice delle grandi domande ma in realtà nasconde problemi non banali. A livello cosmico ad esempio verrebbe da dire che facciamo parte di un pianeta di uno dei sistemi stellari della Via Lattea, la nostra galassia. L’immagine delle galassie come isole, però, non restituisce al meglio la vita di questi aggregati di stelle. Esistono strutture cosmiche ben riconoscibili, come gli ammassi di galassie, molto più grandi.

Inoltre le galassie si muovono. Sono come barchette in immensi oceani di spazio trascinate dalle correnti. Una di queste correnti, l’energia oscura, pervade l’intero universo accelerandone l’espansione. È come se ogni barca fosse spinta lontano dalle altre. Le altre correnti invece sono generate dalla materia oscura, una sostanza misteriosa che rivela la sua presenza solo attraverso la gravità. Come risultato di queste forze le galassie hanno un loro moto peculiare che le spinge in direzione delle masse più grandi, spesso dopo essersi scontrate tra loro.

Solo recentemente i ricercatori hanno individuato i confini e la struttura dell’oceano in cui galleggiamo inconsapevoli da sempre. Si tratta di Laniakea, termine di origine Havaiana che significa ‘oceano incommensurabile’. La Via Lattea naviga nella periferia di questo gigante. Con la gravità trattiene a se i numerosi ammassi e superammassi galattici che contiene, estendendosi per oltre 400 milioni di anni luce. Per avere un idea delle sue dimensioni basta pensare che la distanza tra terra e sole è di solo 8 minuti luce.

Ma Laniakea è solo un altro nome nel nostro indirizzo cosmico? In realtà studiandone la struttura si può capire quale sarà il destino dell’universo e chiarire la natura di materia ed energia oscure. È, per ora, il laboratorio più grande che possiamo immaginare per mettere alla prova le nostre teorie da marinai alla deriva che possono solo godersi l’immenso spettacolo.