La vita vera

La crisi degli affetti, la mancanza di lavoro, la solitudine, la lontananza delle istituzioni, Una storia simile a tante altre. Il racconto di una vita difficile può essere preso come orizzonte, per tenere a mente in quale contesto accade tutto quanto poi finisce in cronaca.

– Sono in difficoltà, aiutatemi non ce la faccio più.

– Cosa succede?

– Mi sto separando, non ho un lavoro e lo sto cercando con tutte le mie forze. Potete aiutarmi? Mi adatto a qualsiasi cosa, però non posso fare la notte perché non me la sento di lasciare i miei figli. Comunque non mi fa paura lavorare.

Un frammento di parole che attraversano la rete e rimbalzano sulla chat di un social network. Parole scambiate tra la redazione di «Frontiera» ed una donna reatina che chiede aiuto per affrontare il momento difficile che sta attraversando. Ed eccola la vita, quella vera, senza fronzoli che sbarca in un luogo virtuale dove spesso nessuno riesce a mostrare il suo vero volto.

Questa donna, di cui verrà omesso il nome visto che è ancora in corso la causa di separazione, ha chiesto aiuto a noi. Ed ecco allora l’incontro con Maria (nome di fantasia ndr) che racconta la sua storia.

Quanti anni hai?

Ho 38 anni e vivo a Rieti con i miei due figli.

Come mai ti sei rivolta a Frontiera?

Ho trovato in chat una persona della redazione che è stata subito molto gentile con me ed allora ho provato a sfogarmi e a raccontare i tanti problemi che in quest’ultimo periodo devo affrontare.

Oggi sei senza lavoro.

Sì. E mi pesa molto anche perché ho sempre lavorato. Sia con gli anziani che con i bambini, anche in strutture pubbliche. E rimanere senza lavoro, con due figli, è veramente terribile.

Figli che hanno bisogno di tante cose immagino.

Sono abbastanza grandi, ma vanno ancora a scuola tutti e due. Ora ho dovuto acquistare i libri e tutto il materiale scolastico. E poi ci sono le visite mediche, i vestiti, con i ragazzi che crescono in fretta e le cose non gli stanno più. Voglio che siano sempre vestiti decenti e per questo cerco di non fargli mancare nulla, senza strafare perché non è possibile, ma è ugualmente dura.

Come fai ad arrivare a fine mese?

Facendo tanti sacrifici e grazie a qualche soldo che mi ha lasciato mia madre quando è morta. Ma prima o poi finiscono anche quei risparmi di una vita. È veramente dura far quadrare i conti. Ci sono le bollette da pagare. La spesa da fare.

Potresti chiedere un aiuto ai servizi sociali.

Non manca molto e poi dovrò per forza chiedere aiuto. Ma ci credo poco.

Che lavoro vorresti trovare?

Mi adatto a tutto. Vorrei solo poter tornare a lavorare. Sarebbe una gran cosa poter mantenere i miei figli da sola senza la paura costante di non arrivare a fine mese e dovergli togliere anche lo stretto indispensabile. È dura dover dire sempre di no.

Hai amici e qualcuno che ti aiuta?

Ho tante persone che mi sono vicine, ma la sofferenza interiore è tanta. Ogni giorno devi fare i conti con tantissimi problemi. Prima almeno c’era mia madre. Ora che è morta sono rimasta sola.