La Protezione Civile di Rieti è tornata dalla missione in Grecia

Il responsabile del CER, Bastioni: «confrontarsi con la Protezione Civile di altri quattro paesi europei è stato un ritorno di esperienza straordinario».

È rientrato nella tarda mattinata di ieri, di ritorno dalla Grecia, il gruppo operativo di Protezione Civile del Corpo Emergenza Radioamatori di Rieti. Quattro Volontari, appartenenti alla struttura del soccorso tecnico, hanno partecipato ad una importante ed impegnativa esercitazione internazionale di simulazione sismica nella regione greca di Achaie, inserita nella catena montuosa del Peloponneso, in una delle zone più pericolose al mondo per il rischio terremoti, situata a circa 200 Km a ovest dalla capitale Atene.

Tre giorni di intenso addestramento, in una simulazione di terremoto distruttivo di 7.6 gradi della scala Richter, lavorando fianco a fianco con i colleghi di 4 nazioni straniere e precisamente, oltre alla Grecia quale paese ospitante, con Spagna, Portogallo, Federazione Russa e con la presenza di osservatori della F.E.M.A., la corrispondente protezione civile statunitense, il tutto sotto l’occhio attento dei Funzionari della Commissione Europea, che ha finanziato il progetto esercitativo.

I numeri ipotizzati del terremoto sono impressionanti: 17.127 abitazioni crollate, 64.221 abitazioni danneggiate, 18.698 vittime, 47.651 feriti, oltre 200.000 senza tetto, e con circa 400 centri abitati colpiti dal violentissimo sisma.

«I compiti assegnati al Team italiano, – spiega Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. – sono stati quelli di garantire l’assistenza logistica e di telecomunicazioni alle squadre di soccorso sanitario, e parallelamente garantire le comunicazioni radio alle unità cinofile di ricerca delle persone disperse sotto le macerie, rimaste coinvolte nel crollo (simulato) delle abitazioni. Il servizio prestato è risultato essenziale, dal momento che la rete telefonica, a causa del terremoto, risultava inagibile ed il tutto è stato reso possibile grazie all’attivazione di una serie di ponti ripetitori analogici in banda VHF, utili a garantire le comunicazioni radio ed il coordinamento tra le varie squadre operanti nei Posti Medici Avanzati, nonchè come centro funzionale per il collegamento diretto tra tutti gli attori coinvolti nell’esercitazione. Al riguardo, – prosegue Bastioni – l’attivazione dell’Unità Integrata Telecomunicazioni, cuore tecnologico per la gestione delle attività, è perfettamente riuscita, garantendo un flusso costante di comunicazioni all’interno della rete di soccorso, per tutta la durata della tre giorni esercitativa».

«L’obiettivo di testare l’efficacia e la validità di un modello di intervento per fronteggiare una grande emergenza è stato raggiunto. La nostra trasferta in Grecia – sottolinea Bastioni – è stato un utile banco di prova, ed il fatto che la Protezione Civile di Rieti sia stata coinvolta in un progetto europeo di ampio respiro al fianco della Protezione Civile di altre nazioni, è segno dell’elevata considerazione che cui gode l’Italia nel delicato settore del soccorso in caso di catastrofe. In questa occasione, – conclude Bastioni – siamo riusciti a migliorare le conoscenze reciproche ed affinare i sistemi di cooperazione con i colleghi di altri Stati, questo ci permette di essere pronti ad intervenire nelle situazioni di emergenza non solo in Italia, ma anche con una proiezione nei scenari internazionali».