La Polizia Municipale in festa per San Sebastiano con l’impegno a far crescere sicurezza e giustizia

«Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo ma non hanno potere di uccidere l’anima»: è sulle parole di Gesù nel Vangelo di Matteo che il vescovo Domenico si sofferma durante l’omelia per la festività di San Sebastiano, patrono della Polizia Municipale e locale, durante la celebrazione nella Cattedrale di Santa Maria Assunta.

«Non dobbiamo aver dunque paura della perdita di beni materiali, ma bisogna essere sospettosi quando vengono meno i meno i beni immateriali. Una società senza riferimenti alti e condivisi rischia l’estinzione: il compito quotidiano dei vigili urbani è proprio quello di tenere sempre sveglia questa consapevolezza, attraverso un’opera di vigilanza e talvolta di repressione, sempre esercitate con misura e professionalità».

«Questo vostro servizio – ha aggiunto mons Pompili – oggi è ancor più avvertito come necessario, proprio perché nel nostro contesto sembra venir meno la consapevolezza del senso della giustizia, per questo siamo qui a dirvi grazie per il vostro lavoro e a incoraggiarvi: perché la giustizia, quella di tutti, possa crescere anche nella nostra città».

È stato il primo San Sebastiano per il nuovo comandante del Corpo di Polizia Municipale di Rieti, Massimo Belli, che ha fortemente voluto riportare in città la celebrazione del Patrono con un evento che facesse da ponte tra le vecchie e le nuove generazioni di vigili urbani. Presenti alla celebrazione non solo gli agenti effettivi, ma anche i comandanti e i vigili in quiescenza, nonché gli ex vigili a tempo determinato che hanno svolto il proprio servizio al Comune di Rieti.

Un pensiero da parte del sindaco Antonio Cicchetti verso gli appartenenti al Corpo che non ci sono più: i compianti Marta Scioscia e Rosario Broccoletti, entrambi scomparsi prematuramente.