La minoranza sul Piano di Zona, sbagliato merito e metodo

«Il comunicato licenziato dalla maggioranza sulle risultanze della commissione sul Piano Sociale di Zona, ci lascia interdetti». Così intervengono i consiglieri comunali di minoranza Giovanni Ludovisi e Carlo Ubertini con l’obiettivo «di ripristinare il senso della verità».

«Una documentazione parziale e arrivata all’esame dei componenti la commissione solo poco prima l’appuntamento istituzionale – spiegano i consiglieri – ha prodotto diffusi e fondati rilievi di metodo. Un contenuto della bozza di Piano di Zona composto soltanto da sterili schede tecniche e mancante della dovuta relazione politico programmatica, sostanzialmente ricalcante nei numeri quello del 2016, privo di approfondita analisi sulla valutazione dei reali bisogni, totalmente mancante di specifica attenzione sugli effetti sociali della circostanza del sisma. «Uno strumento senza nessuna visione e nessun valore strategico che ha determinato articolate e condivise obiezioni di merito».

A questo i consiglieri di minoranza aggiungono un rilievo di legittimità sul documento stesso, elaborato e presentato «da figura professionale, ancorché rispettabile, non deputata a tale funzione».

Le forze di minoranza, pur sottolineando «con fermezza ed ufficialità la propria avversione nei confronti dei metodi e dei contenuti del documento presentato, uscito dall’esame della commissione con poco più della metà dei consensi», con «atteggiamento di responsabilità», hanno comunque auspicato «il compimento dell’iter di definizione di un documento che per legge va presentato entro il prossimo 31 ottobre, al fine di evitare la sospensione di servizi essenziali rivolti ai cittadini di 25 comuni del territorio reatino, salvaguardando risposte ad esigenze e bisogni».