La minoranza: Rieti città insicura. Si apra un dibattito serio

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri comunali di Rieti Sonia Cascioli (Fratelli d’Italia-AN) – Andrea Sebastiani (Lista Civica Rieti che Sviluppa) e Luigi Gerbino (Forza Italia).

Noi ci auguriamo che la notizia rimbalzata fino alla cronaca nazionale di una minorenne aggredita e violentata in un tardo pomeriggio presso i locali della stazione ferroviaria di Rieti non venga confermata dagli inquirenti. Certo che se lo fosse non farebbe altro che certificare, purtroppo, quello che ormai denunciamo da mesi, ovvero che quella Rieti che tutti abbiamo conosciuto dove era normale passeggiare anche nelle tarde ore serali senza correre il rischio di venire insultati piuttosto che aggrediti, o quella Rieti dove era normale lasciare le chiavi di casa attaccate al portone per andare a comprare il pane nel negozio all’angolo del palazzo non esistono più. La denuncia martellante di un aumento di furti in appartamenti, di danneggiamenti e imbrattamenti, di discariche abusive in ogni angolo, di furti ripetuti in attività del centro storico, non è altro che il risultato inevitabile di una politica che a livello locale come a livello nazionale predilige gli slogan, i tagli dei nastri, l’istituzione di tavoli e di consulte ad una reale azione di controllo del territorio quale unico deterrente al dilagare di una criminalità predatoria che sta cambiando, in peggio, le abitudini dei cittadini. In più occasioni abbiamo denunciato questo lassismo che si respira nell’aria e che si traduce in una presenza inquietante di persone che vagano per la città senza alcuna occupazione, che ti chiedono in continuazione soldi, che bivaccano sotto il palazzo comunale occupando spazi dove fino a ieri si incontravano le famiglie reatine. E questa è una responsabilità che porta un nome ed un cognome e dei partiti di riferimento: Simone Petrangeli, PD, SEL, PSI, Mettici del Tuo e Liste civiche annesse. E che qualcuno non ci venga a raccontare che all’interno della maggioranza pone dei distinguo: non è più sufficiente! La città sta soffocando in una morsa di arrogante ipocrisia, sotto il peso di una valanga di annunci cui non seguono mai fatti concreti. Il presidio che doveva fungere da deterrente e che è stato annunciato e benedetto persino dal Prefetto con tanto di taglio del nastro è solo l’ultimo di una lunga serie di prese per i fondelli che il cittadino di Rieti da tre anni è costretto a sopportare. Noi diciamo che la sicurezza è un bene primario, chiediamo che alla polizia municipale venga restituita quella dignità che evidentemente gli è stata tolta, tornando a svolgere servizio fino alle 24 tutti i giorni per 7 giorni a settimana. Che si apra un dibattito serio, proficuo, sulla presenza di tanti stranieri senza alcuna occupazione e che si torni a valutare le proposte che l’opposizione ha presentato e che una maggioranza cieca e sorda ha bocciato solo per il gusto di far sentire i propri muscoli. Evidentemente non si è ancora capito che se ai muscoli non si abbina un po’ di cervello, se non si scende dal piedistallo per comprendere le vere esigenze dei cittadini tutti, non solo dei propri supporter, il risultato non potrà che essere quello che viviamo tutti i giorni: una insicurezza diffusa che premia solo chi vive di espedienti ed ancora una volta penalizza chi vive nella legalità.