La Beata Colomba da Rieti a 515 anni dalla morte

Si è svolto sabato 7 maggio presso l’Auditorium dei Poveri un convegno dedicato alla figura della Beata Colomba da Rieti, nell’approssimarsi del 515° anniversario dalla morte. Nata a Rieti il 2 febbraio 1467, infatti, Angiolella Guadagnoli morì a Perugia, 20 maggio 1501.

Fu da subito chiamata Colomba perché al fonte battesimale le si avvicinò proprio una colomba, e ciò fu interpretato come segno di predilezione divina. Fin dall’infanzia, viste le severe penitenze che si infliggeva e la vita di preghiera che conduceva, fu considerata una piccola santa. Promessa in sposa a un nobile quando aveva appena 12 anni, rifiutò risolutamente il matrimonio d’alto lignaggio e sette anni dopo, nonostante l’opposizione della famiglia, vestì l’abito di terziaria domenicana.

Si mise, poi, in cammino verso Siena, la patria del suo modello di vita, santa Caterina. Una serie di avversità la bloccò, però, a Perugia, dove rimase e fondò un monastero dedito all’educazione delle fanciulle nobili, chiamato delle “Colombe”.

Dal 1488 al 1501 si adoperò per sanare le discordie della città (fu ascoltata consigliera dei potenti Baglioni, i signori di Perugia) e la salvò dalla peste nel 1494. Il culto è stato riconosciuto da Urbano VIII nel 1627.

L’incontro, proposto dalla Confraternita di Misericordia di Rieti e dal collegato Gruppo di donatori di Sangue Fratres è stato affidato al prof. Massimo Casciani e alla prof.ssa. Ileana Tozzi, che ha dedicato diversi studi alla figura della religiosa reatina.

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Foto di Massimo Renzi.