Istituto “Strampelli”: un patrimonio da salvare

Il Comitato Cittadino per la salvezza dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura “Nazareno Strampelli”, con l’obiettivo di rilanciare l’attività di ricerca nell’Istituto, forte delle numerose adesioni ricevute dalla sottoscrizione promossa allo scopo, continua nel suo impegno di sollecitazione delle istituzioni responsabili perché si impegnino in un deciso rilancio della struttura reatina.

Nella sede di Campomoro, per l’ex presidente del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, Giuseppe Alonso, è rimasto quello che è stato l’enorme lavoro, il meraviglioso lavoro, di Nazareno Strampelli, l’uomo che ha creato l’agricoltura moderna, ha cambiato le regole del gioco, ha dato all’umanità la possibilità di una alimentazione sufficiente per gli obiettivi che si ponevano fino ad oggi. “Strampelli – ha sottolineato, Giuseppe Alonso – ci ha lasciato una grande eredità culturale”.

In un momento, come quello di oggi, in cui la ricerca è in difficoltà e si registra una riduzione di ricercatori ed una enorme riduzione delle risorse, in una intervista rilasciata alla stampa l’ex responsabile del CRA ha avanzato una proposta per l’istituto di Campomoro, oltre al rendere fruibile ai visitatori il “Museo del grano”, l’istituzione di un percorso di specializzazione in inbreeding (al mondo è merce rara), quella scienza in cui incrociando delle varietà se ne ottengono altre dal cui studio e dalle cui proprietà, ovviamente, si potranno avere dei vantaggi.

“Non sto parlando di ingegneria genetica – ha sottolineato Alonso – ma di ciò che naturalmente si ottiene quando i semi vengono creati e messi a frutto.

Una soluzione del genere – ha sottolineato Giuseppe Alonso – renderebbe Rieti un punto di riferimento sia italiano che internazionale e chi si specializzasse in questo percorso formativo, che potrebbe essere a valle di una laurea in agraria o in scienze biologiche o scienze naturali, sono convinto che avrebbe il posto a portata di mano perché, in questo momento, c’è una forte richiesta di inbreeding (innesti in genetica) e le varie nazioni, vedi Giappone, ma anche la stessa Italia, l’Olanda ed altre stanno preparando nei loro laboratori delle persone che siano idonee a realizzare innesti in genetica ma non vi è, in effetti, ne in Italia, ne altrove, un istituzionale percorso di formazione che certifichi e qualifichi questa nuova figura di operatore.

Una proposta alla quale ha mostrato interesse il Rettore dell’Università di Tor Vergata, professor Giuseppe Novelli, e che merita, da parte delle istituzioni, particolare attenzione.

Nella eventualità ci fossero altre iniziative e proposte, è auspicabile che si effettui quella attenta valutazione capace di rilanciare le future ricerche dell’Istituto “Strampelli” nella bioetica alimentare, settore determinante per la salute umana e per l’equilibrio ecosistemico.

Priva della Stazione Sperimentale “Nazareno Strampelli”, Rieti e la provincia sabina perderebbero la loro dignità e un capitolo positivo nella storia dell’umanità.

Dal comitato, l’invito a raccogliere la proposta al dott. Salvatore Parlato nominato Commissario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, il nuovo ente nato dalla fusione dell’Inea (Istituto nazionale di economia agraria) e Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) i cui obiettivi principali sono la razionalizzazione e il rilancio della ricerca applicata in campo agroalimentare e la valorizzazione delle analisi economiche del comparto.

(Tito Cheli per il Comitato Cittadino “Nazareno Strampelli”)