Imperatori: «Cicchetti conferma di non essere un leader»

Leggo con stupore e rammarico la nota licenziata dall’ex Sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, il quale contravvenendo alle disposizioni del partito, che chiedeva il silenzio, si avventura pro domo propria in considerazioni fantasiose sul sottoscritto.

Io non sono trasfuga di un bel niente, sono sempre stato iscritto a Forza Italia, e ritengo di essere un forzista d.o.c, Cicchetti non lo è!

In occasione dell’ultima tornata elettorale a Rieti, insieme a tantissimi amici, visto il fallimento del PDL a livello nazionale e locale, (il PDL di li a poco si disciolse nel nulla) e anche a causa dell’ennesima forzatura di una parte della destra reatina sulla candidatura a Sindaco, chiesi e ottenni ospitalità agli amici dell’UDC, partito, con il quale Forza Italia condivide gran parte dei valori dei moderati, e non appena riformatasi Forza Italia, mi sono nuovamente iscritto. Apriti cielo, Cicchetti che forse pensava di fare il dominus incontrastato, trasmise agli organi di stampa una nota contro il sottoscritto che di politico non aveva un bel niente.

Semmai c’è da chiedersi perché un personaggio con la storia politica di Cicchetti, si trovi all’interno di Forza Italia.

E neppure si è reso conto che politicamente, dire pubblicamente di essere a disposizione per la candidatura a Sindaco o in caso contrario di fare una lista civica, rappresenta una pressione disdicevole verso il partito, tipo la pubblicità “o così o pomì” Mancanza grave da deferimento ai probiviri del partito.

E neppure si è reso conto politicamente, che così facendo si è messo contro tanti esponenti politici di centro destra che, magari non parlano al momento, ma aspirano a tale candidatura.

E neppure si è reso conto politicamente, che un leader deve saper mediare tra le parti, e lui non ne è capace.

In politica ci conosciamo tutti, e ci conoscono tutti, e nell’ambiente in generale, (politici, giornalisti, ditte, imprenditori etc) sanno quale sia la mia onestà e la mia sincerità, ne ho dato ampia dimostrazione in campo politico, amministrativo e organizzativo, tanto è vero che nonostante diverse aspre discussioni con il Senatore Cicolani, che era un vero Leader, era capace di metterle da parte, e fidandosi, mi incaricava di organizzare tra l’altro le campagne elettorali.

Tre mesi prima che ci lasciasse, avemmo un lunghissimo colloquio chiarificatore, emozionandoci entrambi, ed è una delle cose più belle che ricordo della mia vita.

Cicchetti non si fida, bene, molti nemici molto onore.