Il pane di Dio nella bocca di Satana

Nella giornata di ieri, all’interno della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Vazia, sono state rubate ostie consacrate, forse da parte di balordi che pensano di giocare con le cose serie; forse da parte di chi si diletta di messe nere e satanismo. Comunque con il chiaro intento di far vedere la profanazione. Se avessero rimesso il tabernacolo a posto, o lo avessero aperto e rubato poche ostie, forse nessuno se ne sarebbe accorto. Chissà quante volte lo hanno fatto, approfittando di orari e momenti in cui la sorveglianza si allenta.

Chissà quante volte hanno profanato l’Eucaristia fingendo di fare la comunione.

Appena appurato il fatto sono stati chiamati sul posto i carabinieri per gli accertamenti e le indagini.

Dopo aver collocato il tabernacolo al di fuori del luogo che abitualmente lo ospita, i malviventi hanno trafugato la pisside con le particole consacrate e la teca che contiene l’ostia grande per l’esposizione eucaristica.

Chi ha compiuto tale atto, se cattolico, incorre nella scomunica latae sententiae riservata alla sede Apostolica.

Al reato punito dal codice penale si aggiunge il delitto canonico, punito con la pena maggiore della scomunica immediata, oltre al fatto che si tratta di un peccato gravissimo.

Sarebbe interessante scovare e smascherare questi soggetti, vedere chi sono, cosa pensano, cosa fanno nella vita. Certamente Rieti non è Torino, ma proprio perché è un piccolo centro qualche cosa si sa e si può scoprire. Chi non ha nulla da temere deve avere il coraggio di uscire allo scoperto, perché nascondersi quando si fanno certe porcherie è tipico di chi non ha gli strumenti anche culturali per assumersi il coraggio delle proprie azioni.

Se è il loro ateismo che vogliono comunicare c’è chi è pronto ad ascoltarli, se è puro anticlericalismo lo stesso; se è il verbo di satana che vogliono diffondere possono sempre provare.

Se poi pensavano di fare una ragazzata si sbagliano di grosso, perché non lo è: non si può scherzare con quanto di più caro hanno i credenti, cioè la presenza reale di Gesù nel Pane consacrato.