Il Liceo delle Scienze Umane sperimenta l’alternanza scuola-lavoro

Nella bella e accogliente sala consiliare del Comune di Rieti, più di cento giovani sono stati ospiti del Sindaco Simone Petrangeli, dal quale hanno ricevuto gli attestati di partecipazione allo stage formativo e di alternanza scuola / lavoro organizzati dall’Istituto Magistrale di Rieti in collaborazione con il Comune stesso e le due strutture private “Puffolandia” e “Villa del Sole”. Il Sindaco ha rivolto parole di grande apprezzamento e ringraziamento verso la prof.ssa Gerardina Volpe, Dirigente Scolastico dell’Istituto Magistrale, per l’esperienza compiuta all’interno dell’amministrazione comunale, segnalando la disponibilità a ripetere l’iniziativa, tenendo conto dei suggerimenti che gli alunni hanno espresso nella loro relazione conclusiva. La prof.ssa Montebello e il prof.re Valloni, responsabili dell’attività, hanno sottolineato l’importanza che l’esperienza di alternanza riveste nell’ambito della maturazione di importanti consapevolezze che i giovani devono, e dovranno, sviluppare nel mondo del lavoro. Le classi 3B e 4C, seguite dai tutor scolastici prof.ssa Bruna Broccoletti e prof.ssa Stefania Spadoni, hanno raccontato la loro esperienza, ben sintetizzata in una breve ma significativa relazione, letta alla presenza anche della sig. Paola Del Bufalo, responsabile della casa per anziani Villa del Sole e del medico pediatra dott.ssa Stefania Santoprete, intervenuta nella fase teorica di preparazione. Accanto allo stage di “alternanza” il Liceo delle Scienze Umane e l’Istituto Comprensivo “Marconi Sassetti Sassetti”, nelle persone delle maestre Nicoletta Di Giovanni, Claudia Neri e Viviana Stanzione e dei docenti Emanuela Di Benedetti e Alessio Valloni, hanno realizzato un interessante stage formativo dal titolo “Musica e Lingua Inglese nella scuola dell’infanzia”. Anche in questo caso le due classi coinvolte, 5B e 5C, hanno esposto ai presenti la loro esperienza, suggerendo che occorre venga proposta e ripetuta alle classi del prossimo anno, vista la carica “motivante” allo studio che le studentesse hanno ricevuto, sperimentando l’applicazione pratica della teoria affrontata in aula. Bella e capace di suscitare una certa carica emotiva, la presenza dei bambini della scuola dell’infanzia all’incontro, soprattutto al momento della consegna di lavoretti da loro realizzati, alle alunne che hanno conosciuto nel corso dello stage formativo.