Il Festival dei Lupi Mannari fa tappa a Salisano e a Toffia

Sabato 27 Giugno il Festival dei Lupi Mannari fa tappa a Salisano e a Toffia.

Fino al 5 luglio sui Monti della Sabina, va in scena la quarta edizione del Festival de Lupi Mannari, un evento che mette insieme teatro, musica, danza, arte e archeologia.

Un Festival organizzato dal Teatro delle Condizioni Avverse nell’ambito del progetto Officina Culturale della Bassa Sabina con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio. L’organizzazione dell’evento ha ricevuto anche la collaborazione di numerose associazioni locali e il supporto delle Amministrazioni comunali.

Presso la piazza Comunale di Salisano dalle ore 18:00 tutti i bambini potranno partecipare al laboratorio creativo Favole in Movimento a cura dell’Associazione Culturale Casa della Locusta di Salisano, diretto da Manuela Rossetti e Marina Missiato.

Il racconto delle favole ai bambini è sempre un momento magico, in cui sensi e fantasia vengono stimolati attraverso un momento di gioco. Inoltre è un’occasione per imparare cose nuove ed interessanti in un momento di ascolto. Attraverso il racconto delle favole, possiamo mantenere viva l’attenzione dei bambini, in modo tale da poterli coinvolgere in una serie di “esercizi ludici” per un corretto sviluppo motorio. I bambini necessitano di potersi esprimere attraverso attività libere come saltare, correre, rotolare, fare le capriole , muoversi nello spazio in gruppo.

Per continuare, sempre a Salisano alle ore 21:00 con lo spettacolo brillante I Racconti di Fernando Cunti cunti e tarantelle del Teatro Bertold Brecht di con Maurizio Stammati. Lo spettacolo, frutto di una ricerca sulle possibili interazioni tra il teatro di figura, il teatro d’attore e quello di strada, cerca attraverso la figura di un cantastorie di raccontare un’epoca, dagli anni prima del grande conflitto ai nostri giorni.
Pulcinella, le sue lotte, i suoi sogni ed i suoi incubi, sono lo sfondo sul quale si snoda il racconto, ma nella storia fanno irruzione anche altri strambi personaggi. Il risultato è uno spettacolo divertente, a tratti grottesco con, a volte, sfumature malinconiche.

Fernando detto “la montagna” per la sua mole, pescatore e panettiere, personaggio realmente esistito, è anche il pretesto per l’attore/autore di raccontare le sue tappe artistiche che, partendo dalla musica, approda prima al teatro di strada poi al teatro di ricerca ed a quello di figura.

A Toffia dalle ore 16:00, invece, sarà possibile ammirare le performance e le istallazioni degli artisti in residenza presso la sede espositiva 33 Officina Creativa.

Durante il mese di giugno 33 Officina Creativa ha ospitato nel suo programma di Residenze Artistiche tre artisti internazionali: Emily Jay (fotografia) e Colette Krogol & Matthew Reeves (danza/video installazione). Gli spazi espositivi ospiteranno le opere e le presentazioni degli artisti (17:00). Questo evento conclude la sessione di Primavera del programma di Residenze Artistiche. Il programma riprenderà da settembre 2015.

Emily Jay: ‘Processione’ esplora il modo nel quale la memoria, il sogno e il desiderio s’intrecciano in un luogo, diventando una linea invisibile o una via che si svolge continuamente davanti agli occhi del sognatore. Emily Jay è un’artista che lavora con la fotografia tradizionale. Nel suo lavoro lei esplora la relazione tra la bellezza e i limiti della percezione. Emily vive e lavora a Firenze, Italia e ad Ada, Ohio, USA, dove insegna Fotografia e Conoscenza Visuale a Ohio Norhtern University.

Colette Krogol & Matthew Reeves: Durante la loro residenza a Toffia, Matt e Colette di Orange Grove Dance hanno investigato lo spazio attraverso sequenze di movimenti improvvisati. Esse diventeranno un film che documenterà le loro esplorazioni dell’architettura attraverso la danza e la fotografia. Questo lavoro investiga la memoria di cui sono intrisi gli spazi, e di ascoltare con attenzione l’eco emanato dalla ricca architettura di Toffia. Colette Krogol e Matthew Reeves sono danzatori, coreografi, registi e insegnanti che hanno vissuto la maggiore parte della loro vita professionale a New York e in Europa, creando opere con, per e inspirate dalle comunità nelle quali hanno vissuto. Colette e Matt sono direttori artistici di Orange Grove Dance, una compagnia di danza multi-mediale che crea esperienze visuali atletiche attraverso le lenti della danza, del film e della scenografia.

Alle ore 18:00 in Piazza Umberto I, andrà in scena lo spettacolo Circense del Teatro Alchemico: La ballata del circo perduto. La ballata del circo perduto è uno spettacolo circo teatro per tutte le età che unisce il circo al teatro di strada. Lo spettacolo attraverso l’arte del clown l’acrobatica e l’acrobalance, l’equilibrismo, la giocoleria e la danza narra le vicende di un circo perduto (o nascosto) e evocato da uno strano personaggio senza trucco e dalla sua valigia. Ed allora escono fuori le immagini animate di un augusto clown ed un non più terribile clown bianco, che si muovono sulla musica dell’est, e trascinano l’uomo col cappello in una dimensione onirica, lontana dal grigio della quotidianità