Il Cicolano in festa per santa Filippa Mareri

Ogni anno, alla metà di febbraio, il Cicolano festeggia il giorno natale della sua patrona, santa Filippa Mareri.

Il ruolo della santa è importante non solo in questa questa bella e montuosa zona della terra reatina, ma anche per tutto il mondo francescano.

Filippa è infatti la prima santa del secondo ordine serafico. La festa liturgica di santa Filippa ricorre il 16 febbraio. Quest’anno il giorno ha visto l’inizio, sotto la guida spirituale di padre Antonio Maria Tofanelli Ofm Cap, del triduo per la festa, che di solito di celebra la prima domenica dopo la memoria liturgica.

Lo stesso giorno, di mattina, il parroco di Borgo San Pietro don Tomasz Chlebowski ha celebrato la messa per gli alunni e gli insegnanti delle scuole del Cicolano.

La domenica della festa, la pioggia non ha fatto venir meno la grande devozione per la santa del Cicolano. Non solo tanti fedeli, ma anche autorità civili, funzionari dei servizi pubblici, sacerdoti e suore si sono uniti al vescovo Domenico per la celebrazione solenne.

«Concedimi di ricominciare. Questo è il segno che dobbiamo chiedere al Signore oggi, prima Domenica della Quaresima», ha detto il vescovo durante l’omelia.

«Questa è la scelta per ciascuno di noi, come ha fatto Santa Filippa nel suo tempo». I canti del coro “Valle Santa” hanno arricchito la celebrazione.
La tradizionale processione con le reliquie e con la statua di Santa Filippa verso il lago si è svolta sotto la pioggia. Seguendo un uso consolidato, le Suore di Santa Filippa hanno posato sulle acque del Turano una corona dei fiori in corrispondenza del luogo in cui, negli anni ‘40, è stato sommerso l’antico monastero.
La banda di Capradosso ha accompagnato dei pellegrini durante la processione. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alcuni fedeli si sono riuniti nella cappella di Santa Filippa per partecipare alla benedizione dell’acqua di Santa Filippa.

Dall’acqua della pioggia all’acqua benedetta: anche questo ci ha ricordato che nella pioggia può stare una benedizione del Creatore.