I professionisti della politica…

Quando a sinistra volano gli stracci, bisogna riconoscerlo, non se le mandano a dire. Lo scontro a mezzo stampa e tv è di quelli al calor bianco. Alla segretaria della Cgil Susanna Camusso che ha accusato Matteo Renzi di essere al governo grazie ai “poteri forti”, ha risposto l’eurodeputata Pina Picierno: “Io, allora, potrei ricordare che la Camusso è stata eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò”. In realtà l’ha fatto. Con un espediente retorico, ma l’ha fatto. Poi un altro esponente del Pd, il presidente Matteo Orfini ha ricordato che “Renzi è a Palazzo Chigi perché ce lo ha messo il Pd, decidendolo in direzione”.
Sin qui la stretta cronaca politica che certamente ci riserverà altre sorprese. Come è del tutto ovvio, non saremo noi a mettere il dito fra moglie e marito. Ma ci limitiamo a prendere atto che difficilmente il futuro ci riserverà sindacati cinghia di trasmissione, come nel secolo scorso, dei partiti. Di sicuro quella che si sta consumando, sia pure con un effetto drammatizzazione sapientemente voluto, è una pagina importante di quella scomposizione politica che Matteo Renzi sta scientificamente perseguendo. Non possiamo e non vogliamo scrivere altro, perché è davvero affar loro. E noi, da semplici cittadini elettori, non possiamo fare altro che discernere quello che accade sulla scena politica, a sinistra come a destra. Una cosa però possiamo scriverla, forse con qualche motivata ragione: Matteo Renzi è di sicuro il primo esponente di una nuova generazione di “professionisti della politica”.