Grande impegno nella conservazione dei beni culturali

La diocesi di Rieti non viene meno a una visione complessiva della situazione creatasi a seguito dei forti terremoti degli ultimi mesi. E se da un lato pensa a realizzare la “Casa del Futuro”, dall’altro non rinuncia a salvaguardare il patrimonio edilizio esistente

Prosegue spedito il lavoro dell’Ufficio Tecnico della diocesi di Rieti per provvedere alla messa in sicurezza degli edifici colpiti dai terremoti di agosto, ottobre e gennaio. Una serie di interventi progettati dalla struttura diocesana e in corso di affido alle ditte incaricate di eseguire materialmente i lavori.

Il 10 aprile, ad esempio, è in programma l’avvio degli interventi sulla chiesa di Configno. Dovrebbero partire a breve anche gli interventi sulla chiesa delle Anime Sante e su quella dedicata a San Felice nel Comune di Posta. In vista anche i lavori sulla chiesa della Madonna dell’Assunta di Scai, per la quale è stata conclusa la fase progettuale. Gli interventi in questo caso riguarderanno lo smontaggio del timpano sommitale della facciata principale per evitare il possibile crollo, la puntellatura della stessa facciata e di quella posteriore, e la rimozione delle campane.
Progetto completato anche per Roccasalli, dove verrà completamente smontata la cella campanaria del campanile, che risulta particolarmente danneggiata. La parte bassa della torre verrà inoltre cerchiata con un sistema di contenimento.

Tra le progettazioni in corso vanno segnalate quella appena iniziata per la messa in sicurezza anche della chiesa di Borgovelino e quella per un complesso intervento di salvaguardia del santuario di San Giuseppe a Leonessa. Le delicate operazioni comprenderanno infatti una serie di interventi da mettere in essere per passi successivi. Si partirà dalla messa in sicurezza del campanile, con interventi di cerchiatura per il contenimento tramite angolari metallici e fasce in poliestere. All’interno sarà disposta una struttura a protezione della teca che conserva il corpo del santo. La terza fase dovrebbe consistere nella realizzazione di una struttura metallica a sostegno della cupola.

Altri interventi ancora riguarderanno la facciata, in particolare una parte del timpano, che mostra di aver sofferto in modo più marcato i movimenti tellurici.

Questo complesso di opere nelle diverse chiese non è ovviamente definitivo. Si tratta di interventi propedeutici alla salvaguardia dei beni, in attesa che il Ministero per i Beni Culturali provveda al restauro degli edifici. Ciò che dà speranza è la reale disponibilità, al giorno d’oggi, di tecnologie in grado di portare un miglioramento reale e significativo del comportamento sismico degli edifici, comprese strutture come le chiese, particolarmente vulnerabili per tipologia e geometria. Tutto dipenderà ovviamente dalle risorse che verranno messe in campo: per ottenere un reale miglioramento sono necessari interventi piuttosto costosi.