Gmg 2017: i giovani reatini a Roma alla veglia con Papa Francesco

Lunga giornata romana per i giovani reatini. Sabato 8 aprile si è svolto il viaggio a Roma alla veglia di preghiera con Papa Francesco organizzato dalla Pastorale Giovanile di Rieti. Partito in tarda mattinata dal cimitero cittadino, all’arrivo a Roma il gruppo è stato accolto dalle suore del Bambin Gesù per consumare il pranzo al sacco sotto il pergolato del loro convento.

Diretti subito dopo verso la Basilica di Santa Maria Maggiore, prima dell’arrivo del Pontefice, durante la cosiddetta “preveglia”, è stato recitato il rosario in diverse lingue intervallato da canti, testimonianze e dalla lettura della lettera di Papa Francesco ai giovani nel giorno del indizione del sinodo su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. L’arrivo del Santo Padre è stato salutato dalle grida dei tantissimi ragazzi provenienti da tutte le diocesi del Lazio. Il Papa ha ascoltato le testimonianze di una giovane suora e di un ragazzo campione di nuoto sulla sedia a rotelle.

Le loro storie torneranno nella sua allocuzione come esempi da seguire. Un discorso quello di Papa Francesco, incentrato sul cammino che porterà a Panama passando attraverso il Sinodo. “Brutto vedere un giovane che va in pensione o vive sul divano” ammonisce il Pontefice ribadendo la necessità di giovani in cammino e pronti a rischiare. Richiamando a questo proposito l’esempio di Maria, Francesco invita a non domandarsi soltanto “chi sono io?” ma soprattutto “per chi sono io?”.  Accantonato il discorso preparato per l’occasione, il Santo Padre si è rivolto ai giovani ricordando che il mondo ha bisogno “che vadano ‘in fretta’, che abbiano quella vocazione di sentire che la vita offre loro una missione”: “Il mondo può cambiare soltanto se i giovani sono in cammino!”. Purtroppo, ha aggiunto il Papa, “i giovani, oggi, è duro dirlo, ma spesso sono materiale di scarto” e “questo non possiamo tollerarlo”. “La Chiesa ha bisogno di più primavera ancora, e la primavera è la stagione dei giovani”, ha sottolineato Francesco: “Ai giovani la Chiesa chiede una missione, tornare indietro e parlare con i nonni”. Infine, il saluto ai presenti: “Grazie tante per il vostro coraggio, e… a Panama! Non so se sarò io, ma ci sarà il Papa”.

Per finire il Papa, citando il profeta Ezechiele, ha chiesto ai giovani di parlare con i nonni: “fate che loro sognino, così che voi ne possiate fare profezia!”.

Con l’immagine e le parole del Santo Padre ancora nella mente, i giovani reatini hanno fatto ritorno all’Istituto Bambin Gesù per la cena e sono ripartiti verso i fori imperiali. Appuntamento al Colosseo con la guida pronta a rievocare la storia dei maestosi resti dell’antica Roma. Meraviglie rese ancora più suggestive dall’atmosfera unica della notte romana. Unica come l’emozione che i giovani si riporteranno sul bus fino a Rieti e nel cuore per sempre.