Gesù si immerge nella nostra umanità

Leggi e medita

Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Mc 1, 9-11

Anche Gesù tra i peccatori, anche Lui si accoda come fosse uno dei tanti. L’evangelista Marco non dà nessuna enfasi e risalto alla scelta di Gesù di vivere il battesimo di conversione e di perdono dei peccati di Giovanni. Gesù è colui che fin da subito decide di stare dalla parte dei peccatori: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano». Lc 5,31-32

Gesù si immerge nella nostra umanità, nella nostra fragilità, nelle nostre situazioni di peccato, di incoerenza, di infedeltà, per riemergere con un dono di vita rinnovata e rigenerata. È già condivisione che salva, che redime, che offre una nuova possibilità, che rivela il progetto d’amore del Padre per ogni figlio.

E i cieli si spalancano sul Figlio unigenito, uno strappo, una lacerazione che permette di cogliere l’abbondanza dei doni che il Padre elargisce, rivelando l’identità più profonda del Figlio Gesù. Uno squarcio nel cielo dal quale si riversa la forza dello Spirito e una voce che attesta quanto al Padre piaccia (com-piacimento) stare con Lui. Assistiamo ad una nuova creazione! Qui sul Giordano come nel giorno della creazione, lo Spirito aleggia, come colomba, per dare vita ad ogni realtà creata, per offrire il soffio vitale di Dio, per permeare dell’amore ogni cosa!

E il cielo si richiude; un fugace e momentaneo sprazzo d’eterno che si affaccia nel tempo! Sarà però questo Figlio Amato a far sì che il cielo rimanga per sempre aperto perché ogni figlio che si immerge nella Pasqua possa riemergere come creatura nuova e sentire sulla propria vita la voce del Padre e ricevere il dono dello Spirito. Uno squarcio per sempre aperto grazie allo squarcio del Suo costato dal quale sgorgherà per sempre l’abbondanza dell’amore gratuito di Dio per ogni uomo.

Il battesimo in Cristo infatti, facendoci figlio nel Figlio, ci attesta quanto stiamo a cuore a Dio, quanto a Lui piaccia condividere con noi la nostra vita e esistenza, quanto ogni giorno siamo fatti oggetto del suo tenerissimo amore. Dal battesimo siamo figli amati di un amore che dura per sempre, di un amore che non verrà mai meno perché è l’eterno amore del Padre verso di noi.

Prega

Signore Gesù, spalanca il mio cuore perché possa ascoltare la voce del Padre che mi riconosce come Figlio. Guarisci, con la forza dello Spirito, la mia sordità e ottusità. Troppe volte immerso nelle mille voci rischio di non percepire quell’unica voce che mi narra di un amore grande che sempre si rivolge sulla mia vita.

Signore Gesù, rafforza la mia fede, perché possa vivere nella certezza che ogni mio frammento di tempo, ogni mio evento lieto o triste, ogni mia fragilità e incapacità, ogni mio successo o fallimento, ogni mio progetto riuscito, ogni mio desiderio di bene, ogni mio peccato sia condiviso da Te, sia assunto da Te, sia da Te accolto perché tutto di me, della mia storia, del mio tempo sia Redento e Salvato.

Agisci

Ripeti all’inizio di ogni giornata: «In me Dio oggi, ri-pone la sua fiducia»