Fondazione Varrone, si cambia

Dopo un braccio di ferro con il Ministero dello sviluppo economico per una divergenza di interpretazione dello statuto che gli avrebbe consentito di continuare il mandato, Innocenzo De Sanctis si è arreso e ha ceduto il testimone alla guida della Fondazione Varrone. La fondazione bancaria reatina (“madre” della Cariri ormai sempre più Intesa Sanpaolo e sempre meno banca locale) passa al nuovo presidente nominato dal Cda: il notaio Antonio Valentini, che ha battuto l’altro aspirante alla presidenza, il medico Maurizio Chiarinelli. De Sanctis si congeda così dalla Fondazione, lasciando l’ultimo regalo alla cultura locale che ancora una volta riguarda i beni ecclesiastici: l’ultimo contributo stanziato dal Cda da lui presieduto nel settore artistico riguarda infatti il restauro del settecentesco organo Fedeli della Cattedrale di S. Maria, quello del grande mosaico che impreziosisce il templum pacis del Terminillo e il completamento degli affreschi nell’abside della basilica di S. Agostino. Un bilancio, quello della presidenza De Sanctis, che contempla importanti realizzazioni nell’ambito artistico–culturale, in gran parte interessanti l’arte sacra e gli edifici ecclesiastici: da importanti recuperi di organi antichi nelle chiese del territorio (Amatrice, Cantalice, Leonessa, senza dimenticare la partecipazione alla realizzazione del monumentale “Dom Bedos” in S. Domenico) a restauri di affreschi, dipinti, portali, altari (solo alcuni esempi nel lungo elenco: S. Agostino a Rieti, santuario di S. Anatolia nel Cicolano, S. Maria delle Grazie a Cittaducale, S. Giovanni a Castel di Tora, gli affreschi e il battistero dell’antica S. Maria Extra Moenia ad Antrodoco…). E poi la messa in opera dell’Auditorium Varrone e della Sala Calasanzio nel complesso – che la Diocesi ha affidato in comodato alla Fondazione – di S. Scolastica (in cui è stato ripristinato anche l’organo sulla base dell’originale settecentesco) il recupero di palazzi storici in città e la realizzazione del gioiello in centro storico – purtroppo al centro di una querelle giudiziaria dovuta a motivi di burocrazia urbanistica – del polo culturale in largo San Giorgio.

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