Scuola e terremoto: finalmente al via i lavori alla “Sisti”

A scuola chiusa e a elezioni celebrate, procedono i lavori per il rifacimento del tetto della “Basilio Sisti”. Finanziati in tempi non sospetti dalla Regione, erano stati annunciati da Alessandro Mezzetti, assessore ai lavori pubblici della precedente Giunta comunale. Ma all’appalto si è provveduto solo quando gli eventi sismici hanno fatto salire polemiche e preoccupazione in città.

Lo scorso febbraio, la dirigenza dell’Istituto comprensivo ha sgomberato le classi del terzo piano della “Sisti”. Alunni e docenti, d’intesa con le famiglie, hanno accettato un piccolo sacrificio, stringendosi nello spazio rimasto e rinunciando ad alcuni laboratori. Tutto per permettere alla ditta di avviare i lavori senza troppo intralcio. Si è dunque avviato il cantiere, montato il ponteggio, misurato il rumore per assicurarsi che lavori e lezioni fossero compatibili.

E basta: operai e tecnici non si sono praticamente mai più visti. Né alla scuola è stato fatto conoscere il cronoprogramma dei lavori o altri dettagli. Le uniche comunicazioni consistono di qualche equivoco tra dirigenza scolastica e comune. A maggio, infatti, la preside reggente Ileana Tozzi aveva proposto al Comune di svolgere gli esami di terza media nel vicino edificio della scuola primaria “Minervini”. Lo scopo era quello di facilitare l’avvio dei lavori all’indomani della chiusura delle lezioni. «Sarebbe bastato – spiegano alcuni insegnanti – spostare da un edificio all’altro i banchi necessari: impossibile per i ragazzi di terza media utilizzare quelli delle elementari».

Un lavoro alla portata di un paio due operai del Comune, che l’Ufficio tecnico dell’ente ha però negato alla scuola. Non è rimasto che svolgere le prove nella “Sisti”. Né si poteva, ad esami avviati, spostare alla “Minervini” la sola prova orale, come pare sia stato chiesto da parte comunale. E non solo perché una volta insediata la commissione d’esame la responsabilità passa al presidente nominato dall’Ufficio scolastico provinciale: ci sono infatti da mettere nel conto le rigide procedure previste per la conservazione dei documenti d’esame.

Comunque sia, a fine giugno si era ancora ad un clima di opposte accuse di scarsa collaborazione. Tutte mantenute sotto traccia per evitare strumentalizzazioni e polemiche nel corso di una campagna elettorale fin troppo esasperata.

Nel frattempo è tornata alla guida dell’istituto la dirigente titolare, Mara Galli, dopo un periodo di congedo. Quasi contemporaneamente è giunta a scuola la comunicazione dell’avvio dei lavori, con il montaggio della gru e l’inizio dello smantellamento del tetto. Ed è pure venuto fuori che non sarebbe stato possibile fare gli interventi con gli alunni in classe a causa dell’incompatibilità acustica degli interventi con le lezioni.

Quante polemiche si sarebbero risparmiate a farlo sapere prima. E c’è chi dice che la comunicazione non conta…