Fai, la Filetta «luogo del cuore» 2017

Tra i “Luoghi del cuore” scelti dal Fondo ambiente italiano per il 2017 non poteva mancare Amatrice, duramente colpita dalla violenza cieca del terremoto ma determinata a risollevarsi facendo leva sulla sua identità, forte dei valori
irrinunciabili della fede e della pietà popolare.

È proprio il santuario di Santa Maria della Filetta a rappresentare il nucleo fondante di una tradizione che si ripete da secoli, da quando Chiarina di Valente, una pastorella dell’altopiano, durante un temporale di primavera rinvenne nel bosco un prezioso cammeo in cui si identificò l’immagine della Vergine Maria.

Era il 24 maggio 1471: da allora, composto il conflitto di competenze tra gli amatriciani sostenuti dal vescovo di Rieti e il popolo della montagna, protetto nei suoi diritti dal vescovo di Ascoli, la devozione mariana si espresse attraverso il rituale che ogni anno, nell’ottava dell’Ascensione, riportava processionalmente il simulacro dalla chiesa di San Francesco ad Amatrice fino al bosco della Filetta, dove fu costruita la piccola chiesa rurale in solida pietra squadrata, magistralmente affrescata agli albori del Cinquecento da Pier Paolo (o Pier Palma) da Fermo. Gravemente lesionata nelle strutture murarie ma ancora sostanzialmente integra nella decorazione parietale, fin da agosto la chiesa di S. Maria della Filetta è stata oggetto di sopralluoghi da parte dei volontari del Fai, attivatisi affinché la Soprintendenza provvedesse a mettere in sicurezza questo piccolo gioiello tanto caro agli amatriciani.

Quasi in seimila, gli appassionati della tutela del patrimonio storico–artistico interessati dal Fai hanno espresso il loro voto a favore del recupero del santuario: i risultati della campagna 2017 “I luoghi del cuore” sono stati presentati, l’8 marzo ad Amatrice, dal capo delegazione Fai di Rieti Piero Porchetti D’Orazi.