Emergenza Pronto Soccorso Regione Lazio… e pur si muove

«Dopo la negazione della emergenza nei pronto soccorso della regione, dopo la denuncia e la mobilitazione della Fp Cgil, dalla Regione Lazio sono finalmente arrivati i primi segnali di attenzione per il problema e i primi interventi per affrontarla».

È quanto si legge in una nota firmata da Maria Pietrolucci per la Fp Cgil di Rieti, che prosegue: «Venerdi 23 gennaio infatti e stato siglato un accordo tra Regione e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil. I punti principali di questo accordo sono: sostituzione di personale infermieristico a tempo determinato in lunga assenza (malattia, maternità) fino al limite massimo del 50% del valore economico delle deroghe utilizzabili per il 2015; sperimentazione di modelli innovativi che prevedono, per codici di bassa intensità assistenziale la presa in carico direttamente dal personale infermieristico; introduzione di figure specializzate per dare accoglienza e informazione ai pazienti e ai loro familiari; attivazione di posti OBI e di reparti a gestione infermieristica e l’istituzione in tutte le aziende della figura del Bed Manager, con gestione diretta dei posti letto; avvio di una capillare campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini ad un corretto uso del Pronto Soccorso e soprattutto per l’utilizzo della rete territoriale dei servizi sanitari».

«La Regione inoltre – spiega ancora Pietrolucci – si è impegnata a fornire un documento tecnico sulla gestione della rete dell’emergenza, chiedere ai Direttori Generali di coinvolgere maggiormente le Organizzazioni Sindacali per il miglioramento nella gestione dei servizi. Il confronto, con questo accordo è solo all’inizio e già da lunedì 26 gennaio la Direzione Regionale fornirà a tutti i Direttori Generali ulteriori direttive attuative».

«Ora – concludono da Fp Cgil – come organizzazione sindacale auspichiamo, che la Direzione Generale di questa Azienda adotti quanto prima quanto stabilito dalla Regione Lazio per superare l’emergenza, così come ci aspettiamo che su un tema così importante vengano coinvolte le organizzazioni sindacali territoriali».